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Sensi torna a disposizione di Conte: nella fine, un nuovo inizio

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Stefano Sensi tornerà probabilmente in distinta in occasione di Inter-Napoli (in programma domani alle 21.45). Antonio Conte avrà di nuovo a disposizione il numero 12, tra i suoi preferiti nella rosa. Il riscatto dell’ex Sassuolo non è in dubbio, nonostante i molti rimpianti di questa stagione.

VIA CRUCIS – La stagione di Stefano Sensi è stata “passionale”, ma purtroppo nel senso più evangelico del termine. Arrivato all’Inter dodici mesi fa, nell’avvio di stagione fu la vera sorpresa della squadra, ben più di Romelu Lukaku (fiore all’occhiello del mercato nerazzurro). 3 gol e 2 assist nelle prime otto gare tra campionato e Champions League. L’Inter sembrava finalmente aver trovato il secondo violino nella regia di centrocampo, fin lì appannaggio del solo Marcelo Brozovic. Poi, contro la Juventus, il crac: un infortunio agli adduttori che lo costringe a uscire dal campo al 34′ e a rientrarvi un mese dopo. Ma in realtà, la sensazione è che contro i bianconeri si sia rotto davvero qualcosa, perché i tifosi nerazzurri non hanno più visto quel furetto che aveva giocato alla pari al Camp Nou, contro il centrocampo del Barcellona.

QUALITÀ – Tuttavia, nonostante abbia accumulato appena 18 presenze stagionali con appena 55 minuti di media a gara, il futuro nerazzurro di Sensi non è in bilico. Tra Inter e Sassuolo vige un gentlemen agreement che vedrà il regolare versamento dei 20 milioni di riscatto nelle casse neroverdi. E questo perché il numero 12 ha folgorato Antonio Conte sin dal ritiro della scorsa estate, portandolo a dichiarare: “Sensi vede il calcio”. Il 24enne gioca a testa alta, ama dialogare in qualsiasi direzione e in ogni posizione; è uno dei prototipi italiani del giocatore associativo. Soprattutto, Sensi ha una qualità che molti compagni non esercitano a sufficienza: sa muoversi senza palla. Mirabili certi suoi movimenti senza palla nelle prime sfide della stagione: da una situazione così è riuscito a segnare di testa (lui, 1,68 cm) contro l’Udinese. Il suo impatto sul tasso tecnico dell’Inter è stato palese, nel primo mese di stagione.

DOPPIONE – Una qualità che, dopo quella sfida di inizio ottobre contro la Juventus, lo stesso Sensi non è più riuscito a distribuire in campo. E gli effetti – soprattutto sulla fluidità della manovra dell’Inter – si vedono. Non è eresia dire che il suo infortunio abbia avuto una valenza non trascurabile sulla decisione, a gennaio, di puntare su Christian Eriksen. Un altro che dà del tu al pallone ma che, a differenza di Sensi, non ha avuto due mesi di addestramento da parte di Conte. Questi due giocatori sono molto vicini per qualità di calcio (espresso e pensato), tuttavia non sono sovrapponibili. Eriksen è quasi unicamente un trequartista; Sensi può giostrare anche da mezzala, nonostante alcuni esperimenti di 3-4-1-2 lo abbiano visto protagonista. Purtroppo, il nemico dell’italiano è solo uno, ed è il suo stesso fisico.

FUTURO – Come già detto, nessuna dubita di vedere Sensi indossare il nerazzurro anche nella prossima stagione. Già domani sera potrebbe tornare a vergare il suo nome sulla distinta, nella penultima giornata di Serie A contro il Napoli. Ma dato che lo scudetto è ormai sfumato, ci sono ottime possibilità che Conte lo preservi in vista dell’unica vera sfida nelle prossime settimane. L’obiettivo è posto su Inter-Getafe del 5 agosto, come annunciato dal tecnico stesso. I nerazzurri intendono provare l’assalto all’Europa League, e mai come ora è necessario l’innesto di qualità che Sensi può e sa garantire. Due settimane di fuoco per buttarsi definitivamente alle spalle una stagione difficile: nessun rimpianto per Sensi, ma solo un futuro da costruire, con l’Inter e per l’Inter.

Pubblicato da
Riccardo Buson

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