Ranocchia non conosce ancora cosa gli prospetterà il futuro da calciatore. Quella di domenica potrebbe essere la sua ultima partita con l’Inter. E chissà se riuscirà a mettere piede in campo a San Siro per chiudere al meglio. La parabola nerazzurra del difensore classe ’88 può ancora riservare alcune sorprese, anche se stavolta sembra difficile un finale da matrimonio rinnovato
ULTIMA APPARIZIONE – Il ritiro di Javier Zanetti fu un trauma per ogni tifoso interista. La nomina di Andrea Ranocchia a nuovo capitano dell’Inter anche, in un certo senso. Perché avrebbe dovuto aprire un nuovo ciclo. E invece il centrale difensivo azzurra durò appena una stagione, poco più. Poi la (prima) cessione in prestito a gennaio come primo viavai da Milano. E di contratti scaduti, poi rinnovati al ribasso. In oltre dieci anni di Inter, Ranocchia ha cambiato ruolo e status. Da capitano – declassato – a leader silenzioso… ma senza giocare. Ed è il primo ma: Ranocchia in questa stagione ha messo insieme appena 9 presenze, di cui 5 da titolare per via dell’emergenza difensiva in rosa. Le 5 apparizioni in Serie A, le 3 in UEFA Champions League e quella – decisiva con il bel gol contro l’Empoli! – in Coppa Italia non possono bastare. In Inter-Sampdoria di domenica potrebbe fare cifra tonda: 10 presenze, 5 da titolare e 5 dalla panchina. Da gregario.
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