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Nota tattica di Milan-Inter: prova di personalità dell’ex Calhanoglu

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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Milan-Inter parliamo della prestazione di Calhanoglu.

UOMO NEL MIRINOCalhanoglu era l’uomo più atteso in questo Milan-Inter. Quantomeno dai tifosi rossoneri, dopo il “tradimento” consumato in estate passando a zero ai rivali cittadini. In uno stadio apertamente ostile il turco era un bersaglio annunciato. La sua risposta in campo è arrivata forte e chiara. Ed è stata sorprendente.

MIGLIORE IN CAMPOSimone Inzaghi ha dimostrato fiducia nel suo centrocampista, mandandolo in campo da titolare. Senza alcun timore di trovarsi un giocatore limitato da cori e fischi. Calhanoglu ha ripagato ampiamente la fiducia, giocando una gara di grande spessore. Da migliore del centrocampo, ma pure oltre. Secondo il report della Lega Serie A da migliore di tutta l’Inter. Ecco la sua heatmap presa dal Match Report ufficiale.

Il numero 20 ha giocato a tutto campo. Partecipando alla costruzione bassa, ma facendosi trovare anche più in alto. Alla base di tutto c’è il movimento: Calhanoglu è secondo per km percorsi di tutte e due le squadre con 10,716. Per tocchi totali è stato primo assoluto di nuovo di entrambe le squadre con 75. Ecco la mappa che li rappresenta, presa da WhoScored:

I passaggi sono 58, un numero che supera persino il totale di Marcelo Brozovic a confermare la sua presenza in regia. Il turco è anche il giocatore con più passaggi in avanti (24), riusciti sulla trequarti (14) e più tiri totali (5). Al lavoro qualitativo aggiunge 12 recuperi, record di squadra. Una prestazione completa. Con in più il rigore dell’unico gol segnato dall’Inter. Che merita un approfondimento a parte.

GESTO DI SPESSORE – Calhanoglu è il secondo rigorista dell’Inter. O forse il terzo, nelle gerarchie sempre fluide di questa stagione. Ha voluto però specificamente tirare il primo rigore che ha visto assegnare alla sua squadra. In un momento di pressione massima, con trequarti di stadio ad aspettare solo il suo errore. Si è presentato sul dischetto e ha segnato. Togliendosi di dosso tensioni e rancori. Una giocata di grande, grandissima personalità. Che può rappresentare la sua svolta definitiva.

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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