Milan-Inter potrebbe assegnare il prossimo Scudetto, che per Inzaghi rappresenta l’obiettivo stagionale e per Pioli non più. Il Derby di Milano metterà contro allenatori che condividono molte cose ma non la filosofia calcistica, come dimostrato dalle idee messe in pratica. Ma che ne sarebbe di questa partita “scambiando” i tecnici in panchina? Provocazione eh, sia chiaro…
MILANO CONTRO – Archiviata l’ultima giornata di Serie A con il Monday Night di Bergamo che non sposta nulla in classifica, è tempo di entrare nella settimana “santa” per il calcio milanese. Manca ormai meno di sette giorni al Derby di Milano ma la situazione tra Appiano Gentile (CO) e Carnago (VA) è ben diversa. Alla Pinetina si riposa, invece a Milanello si lavora con la “distrazione” chiamata Europa League. Che in realtà distrazione non è ma si tratta del principale obiettivo stagionale a questo punto. Ribaltare il risultato in casa della Roma non sarà semplice per il Milan ma è sicuramente più facile di scucire lo Scudetto della seconda stella all’Inter capolista. Con questo spirito ci si avvia verso Milan-Inter a San Siro, dove la festa nerazzurra in anticipo è possibile solo in caso di vittoria. Ma… come si giocherebbe la stracittadina ad allenatori invertiti?
FILOSOFIE OPPOSTE – Nel calcio molto spesso si dà peso al ruolo dell’allenatore. Altre volte, invece, si ignora completamente. Nel caso dell’Inter di Simone Inzaghi solo nell’ultimo periodo si sta riconoscendo la centralità del tecnico piacentino nei risultati nerazzurri. Al contrario, a casa Milan la posizione dell’ex nerazzurro Stefano Pioli è da tempo in discussione nonostante la serie positiva rossoneri di risultati. Due allenatori diversi, legati da un passato comune sulla panchina della Lazio. Inzaghi è stato proprio l’erede di Pioli, esonerato, sulla panchina biancoceleste. Entrambi emiliani ma di città diverse. Il classe ’65 di Parma è già campione d’Italia, proprio con il Milan. E il classe ’76 di Piacenza lo sta per diventare, con l’Inter. Due filosofie di calcio diverse, sì. Il 3-5-2 di Inzaghi contro il 4-2-3-1 di Pioli. E se in Milan-Inter si invertisse questo scenario fisso?
MILAN (3-5-2): 16 Maignan; 23 Tomori, 24 Kjaer, 19 Theo Hernandez; 11 Pulisic, 14 Reijnders, 7 Adli, 4 Bennacer, 2 Calabria ©; 9 Giroud, 10 Rafael Leao.
INTER (4-2-3-1): 1 Sommer; 36 Darmian, 6 de Vrij, 95 A. Bastoni, 32 F. Dimarco; 23 Barella, 20 Calhanoglu; 17 Buchanan, 22 Mkhitaryan, 9 M. Thuram; 10 Lautaro Martinez ©.
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