Lukaku è tornato in campo in Croazia-Belgio, giocando il secondo tempo. Minuti che hanno mostrato la condizione fisica del giocatore, ma anche la sua importanza per la squadra.
FINALMENTE IN CAMPO – E così alla fine Lukaku è tornato. Nella partita decisiva per la qualificazione del suo Belgio agli ottavi è partito dalla panchina, a conferma di una condizione fisica ancora approssimativa. Ma poi il ct Martinez, dopo un primo tempo di rara sterilità offensiva, ha messo da parte la prudenza. Mandandolo in campo già a inizio secondo tempo. Un fatto non banale visto che parliamo del maggior minutaggio del belga da Lazio-Inter, datata 26 agosto. 45 minuti che hanno fatto il punto sulle sue condizioni reali. Mostrando due fatti.
DISASTRO FISICO – Il primo è che Lukaku è ancora decisamente lontano da una condizione accettabile. Si è impegnato e ci ha provato fino all’ultimo a recuperare e rendersi utile per il Belgio. Ma l’attaccante visto contro la Croazia è ancora all’inizio del percorso. Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da Whoscored:
Sono 15 in totale, a conferma di una capacità di correre, muoversi e smarcarsi ancora da raffinare. Il numero 9 si è visto poco nel fare gioco e non è ancora in grado di prodursi nelle sue travolgenti progressioni palla al piede. Più che gli 8 passaggi tentati, saltano all’occhio i tocchi in area. E quindi i 5 tiri che è riuscito a mettere insieme. Un totale notevole, peccato non sia riuscito a segnare pur avendo buonissime occasioni. Pure da dentro l’area piccola, a porta vuota. Errori gratuiti, persino banali, goffi, che lo relegano alla non invidiabile posizione di peggiore in campo. Ancora una volta legati a una condizione fisica davvero insufficiente, che causa poca, pochissima lucidità. Mostrata in campo in modo persino impietoso. In questo l’unico dato incoraggiante sono i 45 minuti che finalmente è riuscito a giocare. C’è tuttavia un piccolo lato positivo da evidenziare.
IMPATTO SULLA SQUADRA – Il secondo fatto mostrato in Croazia-Belgio è che la sola presenza di Lukaku cambia le potenzialità della squadra. Anche fuori forma l’attaccante ha dato peso a un reparto offensivo praticamente inesistente nelle due partite e mezzo giocate senza di lui. In area si è sentito, si è mosso e ha avuto occasioni da gol. Che poi ha sbagliato, come gli capita anche nei momenti migliori quindi figuriamoci in questo. Ma l’impatto del giocatore si è visto. E non va dimenticato.
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