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Inter, il Decreto dà e/o toglie: Crescita vs. Dignità, il bilancio attende

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Inter già alle prese con il futuro per quanto riguarda la pianificazione dei movimenti in sede di calciomercato ma non solo. Le trattative più importanti adesso riguardano quelle commerciali, quindi gli sponsor. Ed ecco che al (problema) Decreto Crescita si affianca il Decreto Dignità

PROBLEMA DI CRESCITA… – In casa Inter ultimamente è tutta una questione di… Decreto. Da una pacete c’è il “Decreto Crescita“, che toglie. Eccome se toglie, visto che in Italia gli sgravi fiscali non sono più previsti per le società calcistiche. E ciò significa che aumenteranno i costi a causa degli ingaggi lordi pieni anziché ridotti dei calciatori arrivati dopo almeno un periodo minimo all’estero. Per l’Inter, ma non solo, vuol dire avere meno margine di spesa per migliorare la rosa. Nello specifico, equivale ad avere meno forza in qualsiasi operazione di calciomercato imbastita con società estere. Idem per quanto riguarda i calciatori in uscita da campionati stranieri, anche a parametro zero. Per intenderci, senza Decreto Crescita l’arrivo di Mehdi Taremi dal Portogallo – via Porto – peserà più del previsto a livello finanziario. E così le altre potenziali novità della campagna acquisti estiva. L’Inter adesso deve (ri)fare i suoi conti nel monte ingaggi.

Bilancio Inter tra Decreto Crescita e Decreto Dignità

… E DI DIGNITÀ – L’aumentare dei costi non si traduce sempre con l’aumentare della qualità della rosa ma sicuramente il bilancio ne risente a priori. Ed è anche per questo motivo che si torna a parlare di “Decreto Dignità“, che toglie ancora più del “gemello” Crescita. Al momento le aziende italiane non possono trarre vantaggio da sponsorizzazioni legate al betting, ovvero a tutto il mondo delle scommesse. E ciò sarebbe un problema nella trattativa con Betsson Group per il ruolo di main sponsor sulla maglia dell’Inter. Servirebbe l’abolizione totale o quantomeno la parziale riforma del Decreto Dignità per permettere all’Inter di aumentare i ricavi attraverso una sponsorizzazione simile a quella proposta dal Betsson Group. Un problema non da poco. In questo caso per l’Inter ma anche per tutto il movimento calcio. Certo, i pro e contro su questo tema sono tantissimi e altrettanto validi. Non resta che aspettare aggiornamenti a riguardo, perché la linea è sottilissima: il Decreto Crescita non dà più, il Decreto Dignità toglierà ancora? L’Inter ha un punto interrogativo tra costi e ricavi per poter pianificare al meglio il suo futuro.

Pubblicato da
Andrea Turano

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