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Inter, cosa non va nella recente politica dei rinnovi? I casi Skriniar e Perisic

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L’Inter è alle prese con il rinnovo di Skriniar, tutt’altro che semplice o scontato ma anche con quelli di de Vrij, Dzeko e Darmian. L’anno prossimo andranno in scadenza anche Bastoni e Calhanoglu. Insomma, saranno mesi carichi di lavoro per la dirigenza nerazzurra che dal caso Perisic sembra non aver appreso nulla. Cosa non va nella politica dei rinnovi?

FUTURO – L’Inter, più che concentrarsi sugli eventuali colpi di mercato di gennaio, sta pensando a programmare il futuro con i vari rinnovi da risolvere. Il caso più spinoso è chiaramente quello di Milan Skriniar che aveva avviato i dialoghi con la società già tempo fa, poi bruscamente frenati dai problemi legati al Covid. In estate il centrale slovacco è stato molto vicino al PSG con l’Inter pronta a rimpiazzarlo con Gleison Bremer, poi andato alla Juventus per il doppio della cifra (e dell’ingaggio). Insomma, una serie di eventi che conducono alla situazione attuale, vale a dire quella di un giocatore che sa di avere molto mercato e pretende ciò che fino a un anno fa magari non avrebbe preteso.

UN CASO CHE (NON) INSEGNA – Si chiama gioco delle parti e il caso Ivan Perisic insegna: i giocatori importanti vanno valorizzati nell’immediato e non all’ultimo minuto, soprattutto dopo una trattativa con il PSG sbandierata ai quattro venti. Ciò che il club parigino può offrire a Skriniar è un qualcosa che l’Inter non può garantire e questo il diretto interessato lo sa. Va da sé che la scelta adesso passa necessariamente dal numero 37 nerazzurro che all’età di 27 anni potrebbe anche ambire ad un maggior guadagno o a progetti differenti (che in ogni caso non danno la certezza della vittoria).

Inter, cosa non va nella recente politica dei rinnovi? La programmazione è fondamentale

La politica dei rinnovi che sta mandando avanti l’Inter, ad eccezione di Lautaro Martinez e Nicolò Barella, ultimamente dà l’impressione di essere un tantino improvvisata. E se è vero che la situazione economica non è delle migliori, è pur vero che un minimo di programma è necessario. Ci sono rinnovi e rinnovi naturalmente, quelli magari un po’ più ‘semplici’ come possono essere Matteo Darmian ed Edin Dzeko e quelli che richiedono maggiore sforzo sia da una parte che dall’altra. Skriniar, così come Perisic in precedenza, rientrano in questa seconda categoria. Poi c’è l’esempio di Marcelo Brozovic che ha firmato il rinnovo tardi ma senza alcun patema (e di mercato ne aveva). La speranza dei tifosi dell’Inter è che Skriniar segua le orme del centrocampista.

Pubblicato da
Viviana Campiti

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