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Inter cilena come non mai con Vidal, ma guai a illudersi troppo presto

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L’ipotesi Vidal per l’Inter è vivissima. Il centrocampista cileno è il piano A nerazzurro per rinforzare la rosa di Conte a gennaio. L’arrivo del classe ’87 da Barcellona non è però così semplice come si crede, pertanto occhio alle alternative che offre ancora il mercato

OBIETTIVO VIDAL – Le insistenti voci sul futuro di Arturo Vidal a Milano dividono il mondo nerazzurro. Soliti pro e contro di ogni operazione, in questo caso accentuati da un paio di situazioni. E se l’essere un ex calciatore della Juventus interessa relativamente poco (soprattutto dopo le attuali recenti esperienze di Beppe Marotta, Antonio Conte con staff tecnico e Kwadwo Asamoah), il discorso anagrafico-caratteriale preoccupa un po’ di più. Anche più della questione economica, visto che le cifre su cui l’Inter vuole impostare l’operazione sono a “buon mercato”. Diversa è l’opinione del Barcellona, che chiede quasi il doppio per il cartellino. Da poco più di 10 milioni di euro ad almeno 20. Per quanto riguarda l’ingaggio lordo, si parla di circa 25-30 milioni fino al 2022. Cifre da società che vuole competere per vincere in Italia e far bene anche in Europa. Vidal arriverebbe all’Inter con la considerazione del top player nonostante la pancia piena da anni di successo e 32 anni prossimi a diventare 33 entro fine stagione (il 22 maggio…). Osservazione da fare.

CILENI NERAZZURRI – Il classe ’87 cileno non sarebbe il primo cileno della storia dell’Inter (vedi focus), ma nel 2020 la situazione vedrebbe una particolare novità. Infatti, i cinque nazionali cileni passati da Appiano Gentile hanno vestito la maglia nerazzurra senza mai incrociarsi. Il centravanti Ivan Zamorano (1996-2000) è stato il primo. Poi è toccato al regista David Pizarro (2005-2006), andato via prima dell’arrivo del trequartista Luis Jimenez (2007-2009). Successivamente è stato il turno del jolly Gary Medel (2014-2017), protagonista prima a centrocampo e poi in difesa. Adesso è l’occasione del fantasista Alexis Sanchez (2019-), sebbene l’infortunio rimediato praticamente subito non consente ancora di vederlo in campo. In realtà ci sarebbe un sesto ex Inter, la punta Mauricio Pinilla, arrivata nell’estate 2003 e subito ceduta in prestito al ChievoVerona – poi girata al Celta Vigo -, prima della cessione definitiva allo Sporting Clube de Portugal a distanza di un anno.

ILLUSIONE INVERNALE – Tornando a Vidal, la storia calcistica che lo precede si commenta da sé. Oltre ai successi con la Nazionale Cilena, quelli con Colo-Colo, Juventus, Bayern Monaco e Barcellona sono noti a tutti, senza dimenticare le prestazioni con la maglia del Bayer Leverkusen. Nell’Inter del suo mentore Antonio Conte andrebbe a completare un reparto privo di esperienza e leadership. Per intenderci, nella migliore delle ipotesi andrebbe a colmare il vuoto lasciato da Radja Nainggolan nei piani di Luciano Spalletti esattamente un anno fa. Ma l’utilizzo del condizionale è d’obbligo, perché la trattativa per portare Vidal a Milano è viva ma non definita. Guai a illudersi, anche per questo l’Inter continua mantenere aperte altre piste. Il piano B è Rodrigo De Paul (Udinese), altrimenti si proverà ad anticipare l’arrivo di Dejan Kulusevski (Atalanta) via Parma. Altri profili, altre caratteristiche (e costi). Però, che suggestione: con Sanchez di ritorno dall’infortunio più Vidal, quella di Conte da gennaio sarebbe un’Inter cilena come non mai.

Pubblicato da
Andrea Turano

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