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In Napoli-Inter i nerazzurri si sono dimenticati che nel calcio serve tirare

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In Napoli-Inter i nerazzurri hanno prodotto azioni offensive, con però il limite evidente di cercare troppo poco il tiro. 

STATISTICA CHE PARLA – In Napoli-Inter i nerazzurri hanno offerto una prestazione sicuramente sufficiente. Con un inizio preoccupante, ma una ripresa che ha detto qualcosa sulla forza tecnica e mentale della squadra. C’è però un dettaglio da sottolineare. Gli uomini di Inzaghi si sono dimenticati di tirare.

TIRARE IN PORTA – Tirare nel calcio non è un dettaglio. È il presupposto indispensabile per arrivare al gol, che è l’obiettivo del gioco. Può ovviamente capitare di non essere nelle condizioni di creare conclusioni. Ma non è stato il caso dell’Inter a Napoli. I nerazzurri hanno tenuto il 52% del possesso e sono stati nella metà campo avversaria più del Napoli. Ci sono state azioni pericolose, ma che si sono limitate alla presenza. Sulla trequarti, sugli esterni, persino in area avversaria. Ma, appunto, sono mancate le conclusioni. L’Inter spesso ha cercato la rifinitura. Il tocco in più per spostare la difesa o per premiare il compagno libero. Come per trovare a tutti i costi una soluzione che portasse a una conclusione con certezza di segnare. Un atteggiamento un po’ troppo accentuato in questo caso. Una partita di questo livello richiedeva un filo di concretezza, di decisione, di personalità in più.

LE CONCLUSIONI-  L’Inter è il miglior attacco della Serie A. Ed è prima per tiri di media a gara (16,7) e in porta (6,5). Col Napoli i tiri sono stati 8, di cui 2 nello specchio. Attenzione, per quanto il Napoli sia la miglior difesa della Serie A all’andata i tiri furono 17, di cui 7 in porta. Questa è la grafica che li rappresenta dal report della Lega Serie A:

Queste conclusioni sono state prodotte solo da tre giocatori: Dzeko (3), Barella (3) e Dumfries. Solo il primo ha centrato lo specchio, due volte. In totale il valore degli xG di tutto questo è 0,88 secondo Understat. Un po’ poco in proporzione a qualità, potenzialità offensive e gioco creato.  C’è un nome in particolare la cui assenza spicca. Quello di Lautaro Martinez. L’argentino non è mai riuscito a liberarsi per concludere. Non ci ha provato, in nessun modo da nessuna posizione. Attendiamo che esca dal suo periodo di crisi.

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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