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Conte da Sassuolo-Inter (senza Lukaku) a Inter-Sassuolo: 3-5-2 stravolto

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Conte oggi può ricevere qualche complimento per la classifica della sua Inter in Serie A ma fino a tre mesi fa per lui c’erano solo critiche. E la rivoluzione tattica iniziata ufficialmente in Sassuolo-Inter è servita per riprendersi ciò che gli spetta. Il 3-5-2 previsto per Inter-Sassuolo rinasce lì, addirittura senza Lukaku, ma poi viene ottimizzato

BASTA TREQUARTISTA – La svolta stagionale per l’Inter arriva a Reggio Emilia, quando Antonio Conte decide di fare un passo indietro a livello tattico. Addio trequartista. Che poi tale non era. Si trattava di un semplice mediano a cui veniva chiesto di attaccare per primo gli avversari. Ai tempi di Luciano Spalletti sarebbe dovuto essere Radja Nainggolan in versione “assaltatore”. In Sassuolo-Inter (vedi analisi tattica) torna così il 3-5-2 con la doppia mezzala. Più matura ma meno bella rispetto a un anno prima, quando Stefano Sensi era ancora al centro del progetto tecnico e quindi della manovra nerazzurra. Quel pomeriggio, a Reggio Emilia, Sassuolo-Inter segna il “ritorno” del 3-5-2 contiano ma con altri interpreti. Basti pensare che nella formazione titolare non appare Romelu Lukaku, entrato solo nel finale. L’esperimento 3-4-1-2 non viene accantonato del tutto ma la base iniziale torna a essere quella su cui si è iniziato a lavorare dall’estate 2019.

RIVOLUZIONE TATTICA – La differenza tra il 3-5-2 di Reggio Emilia e quello che, salvo soprese, verrà schierato domenica a Milano in Inter-Sassuolo è netta. Nei 7/11 titolari, che all’andata si sono alternati a quattro attuali riserve fisse, di uguale c’è solo l’assetto difensivo, con il saliscendi degli esterni. Il centrocampo oggi prevede Christian Eriksen ad affiancare Marcelo Brozovic (assente all’andata) in cabina di regia, mentre a Reggio Emilia il danese è entrato prima del triplice fischio finale per agire da spalla di Lukaku in attacco. Eriksen “umiliato” da attaccante per 5-10 minuti, sì. Oggi in 5-10 minuti, giocando nel suo ruolo, fa la differenza. Ma il centrocampista danese ha avuto modo di imparare in quel periodo di “bastone” e oggi Conte può usare la “carota”. Dominare dal punto di vista del gioco senza Lukaku a fare da accentratore della manovra è stato il primo vero messaggio dell’Inter di Conte alla Serie A 2020/21. La squadra non dipende così tanto dai singoli come qualcuno vuole far credere per sminuire il lavoro del tecnico. In Inter-Sassuolo si vedrà una squadra diversa rispetto a quella, perché tutti gli interpreti oggi sono stati rimessi al proprio posto. E ci sarà di nuovo Lukaku dall’inizio ma Eriksen non gli farà da spalla. Meglio, no?

Pubblicato da
Andrea Turano

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