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Borja Valero 2019/20, “finalmente” è arrivato il suo momento nell’Inter di Conte

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Borja Valero in un certo senso è il punto interrogativo più grande dell’attuale rosa dell’Inter. Per tanti motivi. Il primo si chiama Conte, il secondo Brozovic. Il terzo, probabilmente, Sensi. Però adesso deve scoccare la sua ora

MAI IN CAMPO – Daniele Padelli, Tommaso Berni, Lorenzo Pirola, Lucien Agoumé, Sebastiano Esposito, Federico Dimarco e Borja Valero. Due portieri di riserva, tre primavera, un ex primavera in esubero e Borja Valero. Cos’hanno in comune questi sette giocatori? Molto semplicemente, sono gli unici che vantano ben 0 secondi giocati con la maglia dell’Inter nella stagione 2019/20. Finora l’era Antonio Conte non è iniziata per nessuno di essi. Scontato sia per i portieri sia per i primavera, forse meno per l’esperto Borja Valero. O forse no, onestamente.

ULTIMO NELLE GERARCHIE – Trovare una foto di Borja Valero con la nuova maglia dell’Inter annata 2019/20 è complicato tanto quanto trovare una foto di Lionel Messi con la stessa maglia dell’Inter. Escludendo ovviamente quella scambiata con l’amico Lautaro Martinez al termine di Barcellona-Inter di Champions League. Conte non ha mai puntato sul centrocampista spagnolo. Né come titolare, reputando Marcelo Brozovic imprescindibile dal 1′ in cabina di regia. Né come subentrante, giudicando più idonei altri profili per la seconda parte delle partite, sia esse da gestire sia da sbloccare. Ultimo tra gli ultimi. Dopo la sosta, però, qualcosa potrebbe cambiare.

SENSI “UOMO ASSIST” – La situazione dell’Inter a centrocampo si fa drammatica dal punto di vista più qualitativo che numerico. L’infortunio di Stefano Sensi – per fortuna meno grave del previsto – complica solo il tutto. Come osservato in Inter-Juventus (vedi analisi tattica), Matias Vecino non può sostituire Sensi in nessun modo. E per ragioni tecnico-tattiche Roberto Gagliardini è più un doppione dell’uruguayano che del connazionale. Le due prime riserve di Conte potrebbero tamponare un’eventuale assenza di Nicolò Barella, magari aiutando un po’ in interdizione, ma in costruzione e manovra sono piuttosto inadeguati. Borja Valero è l’esatto opposto.

ARRIVA IL GONG DEL CAMPO – Gli impegni in nazionale di Brozovic, Barella e Vecino, uniti allo stop forzato di Sensi, permetteranno a Conte di lavorare con i soli Gagliardini e Borja Valero in mezzo al campo. Alla ripresa, pur dovendo concentrarsi quasi esclusivamente su Inter-Borussia Dortmund di Champions (una sconfitta varrebbe praticamente l’eliminazione dal girone), il lunch match contro il Sassuolo va affrontato senza fare scherzi. In attesa di vedere come torneranno i nazionali dai rispettivi impegni, difficile ipotizzare che Conte possa rinunciare al suo regista e alla sua mezzala di corsa. Più facile credere che prenda in considerazione forse l’ultima chance di provare il classe ’85 spagnolo nel ruolo di “vice-Sensi”, pur avendo solo una parte di caratteristiche per poter essere considerato suo alter ego. Qualità e visione di gioco sì, quantità e ritmi no.

POI L’ADDIO PREANNUNCIATO – Che sia un debutto dall’inizio o uno scarno minutaggio nel finale (più logico considerando i ritmi richiesti da Conte e non garantiti dal numero 20), Sassuolo-Inter diventa l’appuntamento da non perdere per Borja Valero. Perché, qualora lo perdesse, la stagione dell’Inter 2019/20 di Conte potrebbe davvero non iniziare mai più per lui. All’orizzonte, infatti, solo l’addio anticipato a gennaio per provare a rinforzare il centrocampo con un profilo più adatto al gioco di Conte. Uno che possa davvero far rifiatare Brozovic e Sensi. L’arrivo di Conte all’Inter presuppone l’obiettivo vittoria e, quindi, anche in Coppa Italia non verranno fatti esperimenti che possano mettere a rischio il passaggio del turno, sebbene il livello sia nettamente meno competitivo rispetto a Serie A e Champions. Borja Valero lo sa e sa anche che sono i suoi ultimi mesi di Inter. Gennaio o al più 30 giugno 2020, la scadenza è nota. Resta solo da capire se prima dell’addio riuscirà a fare altro qualche minuto in campo. E questa certezza, oggi, non ce l’ha nessuno. Né Conte né l’Inter e neppure Borja Valero…

Pubblicato da
Andrea Turano

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