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Il Bologna di Thiago Motta è organizzato e ha alternative di valore

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Il Bologna di Thiago Motta è una squadra solida, che sa interpretare il 4-2-3-1 in modo vario. I rossoblù tengono la palla per difendersi in modo attivo.

TATTICAIl Bologna di Thiago Motta ha come modulo di riferimento il 4-2-3-1. Poi però i movimenti dei giocatori a seconda degli spazi disponibili portano ai più vari cambiamenti: dalle due punte, a una mediana a tre, all’impostazione con tre difensori. L’idea del tecnico passa sempre dalla gestione del pallone, attuata soprattutto con una fitta rete di passaggi corti (fattispecie in cui sono terzi in Serie A), e infatti i rossoblù sono quinti in A per possesso palla. C’è un giocatore che ha un suo spot preciso e unico: Riccardo Orsolini. Thiago Motta fa in modo di tenerlo sempre isolato alto a destra per massimizzare le sue doti offensive.

STATISTICHEIl Bologna ha perso solo alla prima giornata col Milan. Da quello 0-2 è diventata la seconda miglior difesa della Serie A con 4 gol subiti. E non subisce gol da 4 partite. Per tiri subiti la squadra è in realtà quinta, e qui va sottolineato il rendimento del portiere Lukasz Skorupski, addirittura secondo per rating secondo WhoScored. L’attacco, con gli esterni schierati a piede invertito, non cerca i cross: i rossoblù infatti sono terzultimi in Serie A per traversoni. In generale per gli uomini di Thiago Motta i gol segnati in campionato sono 6, quintultimo reparto in campionato, per di più concentrati in tre partite (Juventus, Cagliari ed Empoli) su 7 giocate. Infine, la squadra è terza in Serie A per km percorsi.

DETTAGLISam Beukema è il nuovo centrale di destra della difesa, e Thiago Motta ha dimostrato di fidarsi molto dell’olandese. È una chiave dell’impostazione del gioco: primo per passaggi medi con 70,4 a partita. A centrocampo il nuovo uomo di riferimento nel Bologna è Remo Freuler. L’ex Atalanta è il giocatore dell’equilibrio in mezzo al campo, per lutture ed esperienza. In attacco Motta può alternare nuovi esterni di talento (Karl Karlsson e Dan Ndoye) alla certezza Orsolini (tripletta domenica scorsa, sulle 6 totali di squadra), ma il riferimento offensivo è Joshua Zirkzee. L’olandese è secondo per tiri a partita, ma ama tantissimo svariare per giocare la palla e cercare la rifinitura (infatti è primo per passaggi chiave). L’elemento chiamato a muoversi attorno a lui dando peso in area è Lewis Ferguson, primo per tiri a partita e secondo per falli subiti, ma anche terzo assoluto per passaggi medi.

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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