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Bastoni, rinnovo o addio: il piano dell’Inter per blindare l’unica certezza

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L’argomento rinnovo per Bastoni è all’ordine del giorno in casa Inter ma non è questo il periodo giusto per aspettarsi la fumata bianca. La fiducia nerazzurra di arrivare alla firma è sempre più alta, però l’esperienza con Skriniar obbliga a non fare il passo (mediatico) più lungo della gamba (economica). Stavolta la gestione contrattuale seguirà altri modi e tempi

DIFESA DA RIFARE – L’Inter ha una sola certezza in difesa. Si chiama Alessandro Bastoni, che è l’unico difensore nerazzurro senza contratto in scadenza a fine stagione. Già certo l’addio di Milan Skriniar (vedi focus), entro il 30 giugno servirà chiarire tutte le altre situazioni in bilico. A partire dal futuro di Stefan de Vrij, che ha sul tavolo la proposta pluriennale dell’Inter per prolungare ma anche altre offerte da valutare. Discorso diverso per Danilo D’Ambrosio, che aspetta la convocazione in sede per legarsi ai colori nerazzurri almeno per un’altra stagione. Tra i due si inserisce Francesco Acerbi (vedi focus), il cui cartellino è ancora di proprietà della Lazio e lo sarà fino al 30 giugno 2025. L’Inter, soprattutto in caso di conferma in panchina di Simone Inzaghi (vedi focus), proverà ad abbassare le cifre per il riscatto. Tanti dubbi e pensieri che non interessano (a) Bastoni. Almeno per ora. Perché da luglio in poi, senza rinnovo, cambia tutto.

Bastoni al centro di tutti i piani dell’Inter

IL PIANO (FIRM)A – L’attuale contratto di Bastoni scade il 30 giugno 2024. Data sempre più vicina. Né il diretto interessato né l’Inter hanno intenzione di arrivare a scadenza, però. Anzi, entrambe le parti vogliono evitare di arrivare alla rottura. Ipotizzare un dannosissimo “Skriniar-bis” è folle. Per questo motivo è facile credere che la situazione verrà definita prima dell’inizio della prossima stagione. Banalmente, le strade percorribili sono come sempre tre. La prima, quella auspicata da tutte le parti coinvolte: rinnovo fino al 2028 a cifre più alte di quelle attuali, probabilmente con incremento salariale in percentuale di anno in anno. Le parti non sono ancora vicine sulle cifre ma si sta lavorando per venirsi incontro. Difficile arrivare alla fumata bianca giocando ogni tre giorni. Più facile trovare l’accordo a stagione finita, quindi prima delle vacanze estive. Questo è il piano A dell’Inter per blindare Bastoni e allontanare i potenziali acquirenti.

Come scongiurare la beffa in stile Skriniar

LE ALTRE OPZIONI – L’Inter confida di convincere Bastoni grazie al finale di stagione. L’idea in casa nerazzurra è fare del classe ’99 scuola Atalanta un protagonista presente e soprattutto futuro. Sul piatto dovrà esserci un progetto ambizioso di crescita non solo personale. In caso di fumata nera, il piano B non può che essere la cessione. Non immediata, visto che Bastoni ha appena 24 anni e un valore di mercato destinato ad aumentare ancora. L’ipotesi di un rinnovo strategico, per non entrare nell’ultimo anno di contratto, è possibile quando i rapporti con l’entourage sono buoni e non c’è l’intenzione di scappare. In quel caso si può ragionare su una cessione, non frettolosa, a cifre decenti. Il piano C, invece, è la cessione immediata. Senza rinnovo entro fine stagione, l’Inter non potrebbe permettersi una gestione “alla Skriniar”. Prenderebbe quota l’ipotesi svendita pur di non arrivare al 30 giugno 2024 senza alcuna novità contrattuale.

L’importanza di Bastoni non solo per l’Inter

PUNTO DI FORZA – La conferma della fiducia di arrivare al rinnovo con Bastoni arriva direttamente da Beppe Marotta (vedi dichiarazioni). Una fiducia espressa a più riprese – purtroppo senza esito positivo – anche per Skriniar, pertanto è il caso di aspettare. Nel frattempo Bastoni è anche l’unica certezza di Inzaghi nel ruolo di terzo sinistro. L’assenza di Skriniar, che obbliga Darmian a fare gli straordinari da terzo destro, e lo stop forzato di Robin Gosens, che toglie il backup a Federico Dimarco da quinto sinistro, ricordano che la coperta nerazzurra è corta. E l’unica alternativa a Bastoni in difesa oggi è Acerbi schierando de Vrij al centro, come da probabili formazioni di Inter-Sassuolo (vedi focus). Avere un difensore centrale mancino forte fisicamente, in grado di giocare sia al centro sia sulla fascia, è un lusso nel calcio moderno. E se a ciò si aggiungono le qualità tecniche di Bastoni, che è in grado di spingere e trovare anche l’assist vincente quando si stacca dalla linea difensiva, il quadro è completo. Bastoni è uno dei punti di forza dell’Inter e della Nazionale Italiana: un leader designato con stimmate da capitano. Ecco perché il numero 95 nerazzurro è un asset certo da blindare senza pensarci più.

Pubblicato da
Andrea Turano

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