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Barella inarrestabile: anche in Inter-Sampdoria si conferma incursore letale

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Nicolò Barella segna un gol meraviglioso in Inter-Sampdoria (3-0), il quarto in cinque partite. E conferma un’abilità particolare nel suo gioco.

CONFERMA PESANTENicolò Barella è l’uomo copertina di Inter-Sampdoria, senza se e senza ma. Il suo gol, che vale il 2-0 al 44′ del primo tempo (vedi video), costringe i tifosi nerazzurri a spellarsi le mani. Una botta di collo-esterno che spacca la porta doriana. Una rete dalle dinamiche quasi infantili, dove la tecnica è al tempo stesso grezza e sopraffina. Ma soprattutto è un gol che conferma lo straordinario periodo di forma di Barella. Che è a 4 gol segnati in 5 partite. E in stagione sono in totale 6, gli stessi dell’annata 2017/18 (dove ne segnò 6 in 35 presenze). Ma non concentriamoci sui freddi numeri. Il 2-0 alla Sampdoria conferma la principale qualità offensiva del 23 nerazzurro.

Barella ci prende gusto e diventa l’incubo delle difese avversarie

ARMA LETALE – Al minuto 44 di Inter-Sampdoria molti tifosi nerazzurri avranno avuto un dejà vu. Per alcune frazioni di secondo, sembrava di rivivere il minuto 52 di Inter-Juventus del 17 gennaio 2021. Con un lancio di Alessandro Bastoni dalle profonde retrovie a pescare Barella che nel frattempo ha tagliato fuori tutta la difesa avversaria. E con il 23 che controlla e calcia verso la porta, sfondando la rete avversaria. Ma non serve tuttavia tornare indietro nel tempo per rivivere questa scena. Perché un’azione simile, in cui Barella si muove perfettamente in verticale, la abbiamo vista non più tardi di due settimane fa. Al Camp Nou, quando sempre Bastoni piazzò un lancio a tagliare in verticale il Barcellona, e Barella che sorprende tutta la difesa blaugrana alle spalle. E pure il primo gol alla Fiorentina di sabato scorso vede il 23 nerazzurro penetrare perfettamente la l’ultima linea avversaria, trovandosi da solo davanti al portiere. Così come, la settimana prima, nel 2-0 che chiude Inter-Salernitana. Barella si conferma letale nei tagli alle spalle delle difese avversarie. Un’arma che i nerazzurri devono ricordarsi più spesso di avere.

Pubblicato da
Riccardo Buson

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