Asamoah centra l’obiettivo per riportare all’Inter la mentalità vincente

L’esperienza di Asamoah a Udine è quasi finita nel dimenticatoio dopo tanti anni di Juventus, eppure questo balzo gli è stato necessario per maturare e ottenere successi in carriera. Questa maturità ora va riversata nell’esperienza all’Inter, dato che alcuni compagni non riescono ancora a entrare nell’ottica giusta

ASAMOAH PREZIOSO – Uno degli attesi ex di Udinese-Inter è Kwadwo Asamoah, che nella giornata odierna ha rilasciato un’intervista per fare il punto sulla sua prima stagione nerazzurra dopo annate solo bianconere (vedi articolo). Il passaggio dall’Udinese alla Juventus è servito ad Asamoah per capire l’importanza del non essere più una prima donna in una rosa non competitiva, bensì dell’essere un gregario fondamentale tra tante stelle. Ed è su questo concetto che Asamoah ha massimizzato i risultati durante la sua esperienza a Torino, dove ha vinto – anche da protagonista – quando tutti si aspettavano altri giocatori più mediatici nel suo ruolo.

TESTA VINCENTE – Da centrocampista tuttofare, Asamoah è diventato un terzino sinistro importante per gli equilibri tattici della squadra e ciò lo fa essere apprezzato da tutti gli allenatori avuti, compreso l’attuale Luciano Spalletti, che schierandolo basso a sinistra con risultati positivi non ha più modificato l’assetto difensivo della sua formazione. Adesso l’Inter ha bisogno di fare lo stesso salto di qualità fatto da Asamoah in carriera e per farlo è necessario lavorare sulla mentalità dei singoli che compongono la rosa: il classe ’88 ghanese ha capito che è meglio pensare prima a difendere e poi a fare gli assist per i compagni anziché cercare il gol, perché è questo che si chiede a un terzino come lui. I gol semmai si chiedono agli attaccanti, soprattutto a quelli che hanno basato una carriera intera su questo, pur senza mai vincere nulla…