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ESCLUSIVA IN − Marino: «Samardzic-Inter? Risvolti poco decifrabili, padre sempre collaborativo! Udinese bene con le big»

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Pierpaolo Marino, grande uomo di calcio ed ex Direttore dell’Area Tecnica dell’Udinese, ha parlato a Inter-News.it. Piacevole panoramica sul match tra Udinese e Inter, in programma lunedì sera, e sulla Serie A in generale. Durante l’intervista, si è toccato anche il tema legato a Lazar Samardzic. 

Lunedì sera Udinese-Inter, direttore Marino, che partita si aspetta? Paradossalmente l’Udinese va meglio fuori che in casa.

L’Udinese contro le grandi squadre fa sempre grandi partite, ha battuto Juventus, Milan, Lazio e anche Bologna 3-0 in casa!

Direttore Marino, come giudica il lavoro di mister Gabriele Cioffi dopo il suo ritorno a Udine?

Con Cioffi vedo una squadra che tatticamente è organizzata, magari si può dire qualcosa da un punto di vista motivazionale e di aggressività, però di Cioffi ho un buon concetto. Con me ha fatto 48 punti, un campionato strepitoso. Come d’altronde di Andrea Sottil perché sono due allenatori che con me nelle ultime due stagioni avevano fatto 48 e 47 punti. Quindi, sì, ho un ottimo concetto sia di Cioffi che di Sottil.

Direttore Marino, si aspettava un’Inter così schiacciasassi?

Ma io lo avevo detto anche in una precedente intervista a Tuttosport, molti mesi fa, che l’Inter potesse ripetere il campionato del Napoli dello scorso anno. E così è avvenuto. Ma non per prendermi i meriti di quanto detto, ma per il grande lavoro di Beppe Marotta, Piero Ausilio e di tutto il mondo Inter e anche per l’estrema bravura di Simone Inzaghi.

Marino, Simone Inzaghi è cresciuto in questi tre anni?

Sì e vedo una squadra organizzata, intensa, motivazionale. Insomma, non sono risultati che si ottengono improvvisando. Quindi è frutto dell’ottimo lavoro della società e di Inzaghi e indubbiamente dei calciatori, che individualmente, sono dei top player. Non solo Lautaro Martinez, ma molti di essi.

Un’opinione su Lazar Samardzic, la scorsa estate ad un passo dall’Inter. Marino, si è parlato di un papà Mladen troppo invasivo. Qual è la sua opinione?

La mia opinione è che io conosco il papà di Samardzic e non ho un concetto di un rompiscatole. Sia nel periodo in cui lo abbiamo preso e durante la gestione di Samardzic per due anni è stato sempre collaborativo. Non conosco la vicenda del trasferimento all’Inter e nel calcio, non sempre, quello che traspare fuori e poi quello che è accaduto realmente. Ci sono dei risvolti che non riesco a decifrare bene di quella vicenda lì. Un giocatore che fa le visite mediche e poi salta il trasferimento capita raramente.

Oltre l’Inter, uno sguardo sulle altre della Serie A

Marino, si aspettava questo calo drastico della Juventus?

Non me l’aspettavo. Non avendo le coppe poteva dedicarsi principalmente agli obiettivi italiani. Però ci può stare. Forse era andata troppo bene la prima Juventus di Massimiliano Allegri in questa stagione e poi si sono riequilibrati i reali valori. Perché la Juventus è una squadra con molti giovani e rispetto alla rosa dell’Inter è un gradino più sotto.

Il Bologna la rivelazione del campionato. Qual è, secondo lei, il segreto?

Quando si fa un campionato così i meriti sono di tutti. Li ripartisco tra il club, che è solido con Joe Saputo, i dirigenti. Ma il protagonista principe è l’allenatore con i giocatori. Ciclo come l’Atalanta? Quando sono andato all’Atalanta mi dicevano se l’Atalanta potesse ripetere il ciclo dell’Udinese. Ora del Bologna che potrebbe ripetere quello dell’Atalanta. La verità è che a turno, delle squadre meno grandi, dimostrano di poter fare un buon percorso. Il Bologna è una società solida, ha una struttura dirigenziale competente.

In coda, ancora tutto aperto. Marino, chi rischia di più?

Probabilmente rischia di più chi sta in alto in questo momento e quelle che stanno giù meno. Chi ha più disperazione si salva, non è una questione di valori tecnici.

Si ringrazia Pierpaolo Marino per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

Pubblicato da
Sandro Caramazza

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