Editoriali

Perché parlare di Onana numero 1 dell’Inter oggi è controproducente

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Onana sarà il prossimo portiere dell’Inter. La notizia ormai è di dominio pubblico, nonostante non sia ancora confermata e infatti sarebbe il caso di frenare un po’ gli entusiasmi. Entusiasmi tra l’altro immotivati, vista la situazione presente dell’estremo difensore dell’Ajax. Il (ri)trovato ruolo mediatico di Handanovic fa porre qualche domanda sui piani nerazzurri tra i pali

È GIÀ DOMANI – Il capitano dell’Inter è stato messo alla porta. E non è solo un gioco di parole. Mai come negli ultimi giorni il nome di Samir Handanovic è finito, oggettivamente senza motivi, al centro dell’attenzione mediatica. Colpa delle prestazioni in campo? No, perché sono in linea con l’ultimo Handanovic. Quest’anno il numero 1 nerazzurro ha già subito 8 gol nelle prime sette partite, in quello precedente i gol subiti erano addirittura 12 a questo punto della stagione. Quindi le colpe/motivazioni sono altre. Probabilmente qualche dichiarazione di troppo. O molto più logicamente, la “preparazione” mediatica dell’avvicendamento tra i pali. Troppe le voci su André Onana, già bloccato a parametro zero per la stagione 2022/23. La firma può avvenire solo a partire dal 1° febbraio, quando è già possibile (pre-)annunciare gli acquisti nel mercato degli svincolati che decidono di non rinnovare il proprio contratto in scadenza. La situazione di Onana con l’Ajax sembra andare in questa direzione: addio nel 2022… ma il 30 giugno o anche prima?

Onana e l’Inter, un matrimonio ancora da scrivere

IL POSTO FISSO – Le possibilità che Onana lasci l’Ajax a gennaio ci sono. E ci sarebbero almeno due motivi validi affinché si concretizzi questo scenario. Il primo, economico: l’Ajax non perderebbe a zero il portiere cresciuto nel proprio vivaio. Il secondo, tecnico: il classe ’96 camerunese inizierebbe ad ambientarsi da subito nella nuova realtà che lo vedrà protagonista dopo il lungo stop firmato WADA. Due motivazioni che potrebbero anche allontanarlo dall’Inter, se sia a lui sia all’Ajax arrivasse un’offerta irrinunciabile prima del tempo utile per “bloccarlo” a zero. Perché, diciamolo chiaramente, se l’Inter decide davvero di puntare su Onana, non può aspettare il 1° luglio per portarlo a Milano. Sei mesi da vice-Handanovic servirebbero sia a lui sia all’attuale numero 1, che potrebbe perdere il “posto fisso” assicurato da anni. Ed è qui che la trama si fa interessante, tornando al quesito: perché si parla così tanto di Handanovic in questi giorni? Il “problema” non è nuovo e il classe ’84 sloveno non è mai stato in discussione prima, a prescindere dagli errori tra i pali. L’età avanza (37 anni compiuti, ndr). E l’Inter ha uno scudetto sul petto da difendere. Forse è solo cambiato il livello richiesto per le nuove ambizioni di vittoria.

L’eredità di Handanovic non è facile come sembra

TEMPO AL TEMPO – Proviamo a valutare la situazione dal punto di vista più logico. Se qualcuno sta preparando il terreno a Onana, lo sta facendo male. Aumentano le aspettative, aumentano le pressioni e non verrà giustificato mezzo errore nel ruolo più complicato. Oggi parlare di Onana come prossimo numero 1 dell’Inter non serve a nessuno, è controproducente. Crea tensioni inutili, rovina gli equilibri interni. A gennaio, magari, sarà una gradita sorpresa accogliere ad Appiano Gentile un ragazzo di 25 anni che può davvero ambire alla pesante maglia numero 1 dell’Inter. Oggi no, è presto. Non è corretto neanche nei confronti dell’attuale dodicesimo, Andrei Radu, figuriamoci nei confronti del portiere dell’Ajax attualmente squalificato. Perché, anche se in pochi lo ricordano, quando Radu ha rimpiazzato Handanovic tra i pali a stagione ormai finita e vittoriosa, aveva i fucili mediatici puntati addosso. Parlare troppo e presto è la strategia più dannosa possibile, quella che fa bruciare giovani e investimenti in prospettiva. Un errore. Oggi la porta – volenti o nolenti – è difesa da Handanovic, che è anche il capitano dell’Inter: non ha senso attaccarlo e ha ancora meno senso difenderlo. I problemi sono altri.

Pubblicato da
Andrea Turano

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