Editoriali

Icardi e l’Inter, un ritorno di fiamma che si spegne sulle note degli 883

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Mauro Icardi strizza l’occhio all’Inter per un possibile ritorno. Ma la suggestione di mercato è molto debole, e un brano storico degli 883 spiega bene il ciclo di vita di questa voce.

SOLTANTO CERTE VOLTE – Per l’ennesima volta, dal 2019 a oggi, il nome di Mauro Icardi torna ad avvicinarsi all’Inter. E stavolta l’approccio sembra più concreto da parte del giocatore e del suo entourage, ossia la moglie-agente Wanda Nara. Nessuna reale trattativa in corso tra il club e il numero 9 del Galatasaray, però. Sia per motivi di natura economica, quanto – se non soprattutto – per il pessimo modo in cui l’ex capitano lasciò l’Inter. Una storia finita nell’estate del 2019, ma di cui i ricordi tornano a riaffiorare ad anni di distanza. In una malinconia dal retrogusto di desiderio, di voglia di riprovarci. Tanto che, leggendo le suggestioni di questi giorni, pare quasi di sentire in sottofondo “Nessun rimpianto”, storico brano degli 883. E proprio il testo di quella hit contiene sia la genesi di questa situazione, sia lo spoiler sulla conclusione.

DI NECESSITÀ, VIRTÙ – In questo momento storico, all’Inter farebbe comodo un attaccante come Icardi. Che già conosce la Serie A, e che viene da un periodo fulgido al Galatasaray (40 gol dal 2022 a oggi, 17 solo in questa stagione). E la precaria affidabilità dell’attacco nerazzurro rende un profilo come il suo più che ideale. Lecito quindi che l’Inter senta “il tuo ricordo che mi bussa e mi fa male un po'”. Non potrebbe essere altrimenti, considerando la fascia da capitano e i 124 gol di Icardi in nerazzurro. Cifra a cui, tra l’altro, l’attuale capitano Lautaro Martinez si sta avvicinando (119 reti). Ma non si può neanche dimenticare com’è finita questa storia.

IN FIN DEI CONTI – I dubbi più grossi su un eventuale ritorno di Icardi sono innanzitutto economici, visto lo stipendio da 10 milioni che l’argentino percepisce in Turchia. L’unica formula percorribile sarebbe pertanto quella del prestito. Ma è inutile ribadire come le perplessità riguardino soprattutto l’aspetto extra-campo. Icardi lasciò l’Inter quando ne era (stato) il faro, quasi “larger than life” direbbero gli statunitensi, più grande del club stesso. Uomo-franchigia, che però aveva voltato le spalle all’ambiente nel momento più caldo della stagione, rischiando di compromettere il traguardo finale. Con quali presupposti andrebbe quindi a ricomporsi la relazione? Ecco perché in fondo all’Inter “sembra di sentire il tuo ricordo che mi bussa ma io non aprirò”, pensando a Mauro Icardi.

Pubblicato da
Riccardo Buson

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