Conte dà sempre titoli a chi vuole alimentare polemiche, ancora di più da quando è all’Inter. In questo periodo difficile per motivi extra-sportivi è fin troppo facile provare a buttare benzina sul fuoco. La trasferta di Firenze, prima della semifinale di ritorno contro la Juventus, cade a pennello. Proviamo a smontare il castello delle critiche.
ATTACCO MEDIATICO – Chi vive l’Inter ogni giorno sa che quello che sta succedendo nell’ultimo periodo è normale amministrazione. L’unica “novità” è legata al fatto che chiunque possa dire liberamente la sua su ciò che riguarda “i cinesi” e non esiste nemmeno un minimo filtro alle notizie veicolate. Dell’evidente “abbandono” dell’Italia alla causa Suning vi avevamo anticipato prima dell’inizio del nuovo anno (vedi editoriale). Da quel giorno la situazione non è cambiata di molto, è solo precipitata dal punto di vista mediatico. La proprietà dell’Inter sta cercando in tutti i modi di riprendere in mano la situazione. Lo fa in silenzio e ciò permette a chiunque di ipotizzare scenari catastrofici. L’unica informazione oggi in possesso è che Suning “deve vendere ma non vuole svendere”. Che significa tutto e niente. I dettagli su maggioranze e minoranze arriveranno più in là. Perché l’unico problema sono le scadenze a breve termine, altrimenti l’eventuale cambio di proprietà verrebbe posticipato senza problemi a stagione finita. Ne parleremo poi, ora testa solo al campo.
ASSENZA PREVISTA – Il campo dice che l’Inter va a Firenze e deve vincere. Dovrà fare lo stesso a Torino martedì sera ma con un risultato da rimontare. Intanto c’è chi prova a creare casi dall’esterno. Ad esempio, la preoccupazione per gli stipendi che può condizionare le prestazioni di chi scende in campo. Falso. Gli accordi sono stati presi. Non è una situazione facile ma tutti – anche e soprattutto grazie al lavoro di Beppe Marotta e Antonio Conte – sono concentrati sull’obiettivo sportivo. Ci sarà tempo per le polemiche eh. Ma non oggi. La conferenza stampa saltata da Conte alla vigilia di Fiorentina-Inter, tra l’altro facilmente prevedibile come da linea utilizzata in stagione (vedi articolo), non è una notizia che può alimentare il “caso Inter”. Eppure in Italia funziona così. E allora cosa potranno inventarsi, stasera, appena si accorgeranno che Conte non andrà nemmeno in panchina? La considereranno una frecciatina a Suning? Al suo posto ci sarà nuovamente il vice, Cristian Stellini. Perché Conte è squalificato e non parlerà nemmeno nel post-partita, ma questa notizia non è importante da riportare. Ve la ricordiamo noi. Senza nessun “caso Inter”, però.
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