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Gagliardini racconta Oriali: “Gol memorabile in quel derby. Poi Tassotti…”

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Roberto Gagliardini racconta Lele Oriali in un video pubblicato dall’Inter attraverso i suoi canali social ufficiali

RACCONTO – Queste le parole di Roberto Gagliardini, centrocampista dell’Inter, su Lele Oriali. «Ciao a tutti sono Roberto Gagliardini e oggi con Acronis vi racconterò la storia di Lele Oriali, dal libro “Le 100 Storie Nerazzurre”. Una vita da mediano. Lele Oriali. Gabriele Oriali, cresciuto nelle giovanili nerazzurre esordì in Serie A a 18 anni nel campionato 1970/71, vincendo l’11º scudetto della storia dell’Inter. Gli amici lo chiamavano Lele, mentre il grande giornalista Gianni Brera preferiva il nomignolo Piper, uno champagne francese, perché in campo era imprevedibile e frizzante. Infatti non era solo un mediano che dava battaglia a centrocampo, ma aveva anche i piedi buoni ed era effervescente vicino alla porta, realizzando molti gol. Il più memorabile lo realizzò il 25 ottobre 1981. A San Siro si giocava un derby speciale, il primo dopo che il Milan era risalito dalla Serie B. Per l’Inter era fondamentale vincere e fu Lele a decidere il risultato della partita insaccando il pallone. 20 minuti dopo, durante un’altra azione, Lele saltò e colpì la palla di testa senza accorgersi che da dietro stava arrivando il rossonero Tassotti senza volerlo lo colpì in pieno volto. Il chirurgo dovette ricucirlo con ben 36 punti di sutura. Nonostante tutto Lele si rimise subito in sesto con la solita grinta. Il derby non lo aveva mai spaventato e anche dopo l’infortunio continuava sempre a dargli una carica speciale. Giocò con l’Inter per 13 stagioni vincendo 2 scudetti, due Coppa Italia affrontando ogni partita sempre con grande passione e tenacia. Fu anche un pilastro della Nazionale che trionfò in finale nel Mondiale del 1982 contro la Germania per 3-1. Molti anni dopo il cantante rock Luciano Ligabue, grande tifoso nerazzurro, si ricordò di Lele e gli telefonò parlandogli di una canzone che voleva scrivere sul ruolo del mediano, il giocatore che non si vede eppure è sempre decisivo per la sua squadra. Ligabue lo invitò pure a cantarla, ma Lele era molto stonato e rinunciò. Il “Liga” gliela dedicò comunque: “Una vita da mediano lavorando come Oriali, anni di fatica e botte e vinco casomai i Mondiali. La prossima settimana preparatevi ad un’altra storia nerazzurra raccontata da un altro mio compagno».

https://mobile.twitter.com/Inter/status/1286722820924485633?s=19

Pubblicato da
Lorenzo M. Pierini

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