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Zidane: “Domani Real Madrid-Inter come una finale per noi! Con Conte…”

Zidane ha parlato poco fa in conferenza stampa, dopo Varane (vedi articolo). L’allenatore del Real Madrid ritiene che la partita di domani contro l’Inter sia come una finale per i blancos, che hanno ottenuto un punto nelle prime due giornate di Champions League.

CONFERENZA ZIDANE – Questa la conferenza stampa di Zinédine Zidane alla vigilia di Real Madrid-Inter.

Domani arriva una squadra che ha necessità di punti e che nell’ultima di campionato ha pareggiato al 92′ contro il Parma. Cosa si aspetta da Real Madrid-Inter?

L’Inter la conosciamo, è una partita complicata perché è una squadra buona, molto fisica e che gioca bene a calcio. Sarà un’altra partita complicata, difficile: per noi è come una finale, la prenderemo come tale. Vogliamo prendere i tre punti.

Come vede Modric? Ha segnato al Camp Nou da subentrato e fatto una buona partita a Monchengladbach.

Sappiamo che giocatore è, cosa può dare alla nostra squadra. Ci sono tante partite, come sempre contiamo con tutti i giocatori. Ogni volta che gioca lo fa bene. Per un allenatore come me è difficile fare delle scelte su di lui, ma Luka è importante per noi, dà tanta energia positiva al gruppo.

Il tridente offensivo Benzema-Asensio-Hazard può fare la storia del Real Madrid?

Sicuramente. I giocatori che sono qui vogliono sempre fare la storia del club, è la cosa buona dei giocatori che abbiamo: chiedono il massimo e vogliono dimostrare. Vogliono fare cose importanti in questa squadra, vincere tanti trofei. È vero che si parla sempre di dover cambiare, però dentro lo spogliatoio ti dico che vogliono competere, vincere e guadagnarsi il posto. È una cosa ottima per un allenatore come me: discuto ogni giorno con loro e cerchiamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, e per questa stagione sono tanti.

Parlare di Real Madrid-Inter come una finale, secondo Zidane, è il modo giusto per motivare la squadra in questo girone?

Ogni giorno è una finale. Qualsiasi allenamento che facciamo è una finale, qualsiasi partita che facciamo è una finale. Ci concentriamo su quello che dobbiamo fare domani, ma andiamo per prenderci i tre punti.

Vedendo l’ultimo Hazard il Real Madrid, con lui al suo livello, può competere per vincere la Champions League?

Noi puntiamo a vincere tutto: partite, amichevoli, competizioni. Vogliamo sempre raggiungere il massimo. Sappiamo la qualità di Hazard e vogliamo utilizzarla, ma tutti si impegnano per far bene.

Rispetto alla tua prima esperienza al Real Madrid, fra il 2016 e il 2018, la squadra ha perso gerarchie in Europa?

Non so. Chiunque può dare la sua opinione: l’anno scorso non abbiamo vinto la Champions League e questo cambia le cose, ma vogliamo sempre vincere la Champions League. Questo è quello che ho io in testa e che hanno i miei giocatori: sappiamo che sarà difficile e complicato, ma ci saranno tante battaglie e dobbiamo lottare per vincerle.

Un’altra sconfitta metterebbe il Real Madrid in una posizione delicata, come mai successo in questo torneo. Il futuro di Zidane in panchina può dipendere da domani?

No. Abbiamo la fortuna di giocare una partita di Champions League domani e pensiamo a questo. Ciò che possiamo fare è preparare bene la partita, dare tutto e fare bene domani.

Le difficoltà delle squadre spagnole in questa Champions League da cosa dipendono?

Il calcio di oggi è molto più equilibrato. Non ci sono più squadre piccole, il calcio ogni volta è sempre più difficile, ma anche più bello. Credo che chiunque possa vincere contro chiunque, nel calcio di oggi. Dobbiamo essere contenti, l’altro giorno è stata una finale contro l’Huesca e domani lo stesso: vogliamo vincere.

Vi aspettavate un sorteggio più facile?

No, è un sorteggio e dobbiamo sfidare chi incontriamo. Credo che tutti i gironi siano molto forti e competitivi, così come il nostro. È chiaro che sia difficile, ma tutte le partite sono difficili da vincere. Domani è una partita in casa: dobbiamo provare a vincere, è quello che ci serve.

Conosci bene Conte, avendoci giocato assieme alla Juventus. Sarebbe potuto diventare allenatore del Real Madrid, qual è la tua relazione con lui?

Abbiamo avuto diversi contatti, anche se non tutti i giorni ovviamente. È stato un giocatore importante alla Juventus, un leader e capitano. Non mi sorprende che sia diventato un grande allenatore, la relazione fra di noi è buona. Quando mi stavo preparando come allenatore sono stato alla Juventus per vedere come lavorava lui: è stato fantastico.

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