Zanetti: “Lautaro Martinez via? Vedremo. Conte decisivo. Sconfitte Inter…”
Zanetti ha parlato in diretta Instagram con Christian Vieri, ripercorrendo gli anni insieme in nerazzurro. Lo storico capitano parla delle delusioni e delle mancate vittorie, ma anche di diversi aneddoti con Cuper in panchina. Elogi per Antonio Conte e Lautaro Martinez. Di seguito le sue dichiarazioni
SCONFITTE E MOMENTI STORICI – Javier Zanetti si racconta nei discorsi con Christian Vieri: «Ti ricordi con Cuper? 80 volte avanti e indietro. La gente vomitava, li facevamo sul campo dritti, non in pista. Recoba era sfinito, Ronaldo a terra. Però poi ci sentivamo bene. Poi a Bormio sulle montagne… (ndr, ride). 5 maggio e semifinale contro il Milan? Erano momenti difficili da superare. Eravamo sempre a un passo dal vincere, ma ci mancava qualcosa. Le semifinali di Champions League sono state brutte. Io sono rimasto, però tutte quelle sconfitte ti fanno diventare più forte. Arriva un momento in cui pensi: prima o poi, se continuiamo a lavorare in questa maniera, arriverà il nostro momento. Tra di noi c’era un bel gruppo, ma il calcio è così».
INFORTUNIO, RITIRO E CAMPO – Javier Zanetti parla anche della fine della sua carriera: «Potevi giocare ancora? Io mi ruppi il tendine di achille quando avevo 39 anni. Subito ho capito che era qualcosa di grave. La mia testa era già proiettata a quando tornare: non volevo smettere così. Entro col Livorno, la gente faceva festa: mi sentivo bene, i compagni erano felici. Ma lì ho pensato: “Questa è la mia ultima stagione”. Perché è meglio fermarsi quando stai bene e non quando la gente ti vede diversamente e non ha il coraggio di dirti le cose. Ti manca giocare? Mi manca la settimana, gli allenamenti. Perché la partita è una grande emozione, ma gli allenamenti sono un divertimento. Quei momenti con i compagni sono unici».
TALENTO E MERCATO: QUALE FUTURO PER LAUTARO?
Javier Zanetti si concentra sul suo ruolo e sul futuro del Toro: «Lautaro Martinez va al Barcellona? Sarò sincero. Quando l’abbiamo preso, sapevamo che era uno dei giovani più promettenti dell’Argentina. Ora col lavoro di Conte, ad appena 22 anni, può dare tantissimo. In questo momento qui, con tutto quello che sta accadendo, non stiamo pensando a cosa farà. Poi vedremo, ma ora lo vedo molto contento qui all’Inter. Devastante con Lukaku? Si trovano bene, è frutto del lavoro di Conte che li allena in questa maniera. Con Conte si lotta per lo Scudetto? L’idea è tornare a essere protagonisti – dice Zanetti -. Ci manca ancora, ma ci sono i presupposti per poter far bene. L’importante è quello che trasmette Antonio e i giocatori lo seguono. Ci sono tanti giovani che fanno parte del patrimonio del club e miglioreranno ancora. Vicepresidente? Mi piace. Non me l’aspettavo, ma sapevo che era un ruolo di prestigio e responsabilità. Sapevo di dovermi preparare e iniziare da zero. Mi sono iscritto alla Bocconi per studiare marketing e finanza per avere una visione a 360 gradi. Non solo della parte sportiva».