Zanetti: «Inter, sarà anno difficile ma Inzaghi lavora bene. Dico una cosa»
Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha parlato durante la manifestazione “Campioni sotto le Stelle” organizzata dal Comune di Biella.
MANIFESTAZIONE – Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha partecipato alla manifestazione “Campioni sotto le Stelle” organizzata dal Comune di Biella parlando con il giornalista Alessandro Alciato in una serata voluta dall’Assessorato allo Sport in favore della Fondazione Pupi.
SITUAZIONE – Zanetti sulla situazione attuale della squadra nerazzurra. «Io non posso mentire ai tifosi dell’Inter, forse altri sì, ma io no: sarà una stagione difficile e complicata. Questo va detto per essere corretti nei confronti di tutti, ma va detto anche che saremo competitivi: Inzaghi sta lavorando bene. Io non parlo molto, e il mio silenzio credo dica tanto, serve a proteggere l’Inter, a concentrarci sulle questioni di campo. Mi è dispiaciuto per l’addio di Lukaku, ci ha dato tanto, lui e Dzeko sono diversi, però sicuramente Edin è un acquisto importante. Mi chiedete due giocatori da comprare sicuramente al Fantacalcio? Credo costino molto, ma dico Barella e Bastoni… A poche ore dall’inizio del campionato contro il Genoa, una cosa ai tifosi la dico: noi, ancora una volta, per la maglia nerazzurra daremo tutto».
VITA – Zanetti su se stesso. «Per quanto mi riguarda, nella mia vita nessuno mi ha regalato niente, ho cominciato a giocare in un quartiere di Buenos Aires dove neppure esisteva un campo, l’ha dovuto costruire mio padre, in cemento. Lui faceva il muratore. Quando l’Independiente, la squadra per cui tifavo, mi ha lasciato libero dicendo che non ero fisicamente pronto, io sono andato a lavorare in cantiere con papà e ho smesso di giocare. E’ stato fondamentale per capire il valore della fatica e delle cose, anche piccole. Quando ho ricominciato nel Banfield, comunque al mattino andavo in giro a vendere il latte. Ripeto, nessuno ti regala niente».
CONTE – Zanetti ha posato anche con una maglia bianconera numero 4 dichiarando. «Ma che sia chiaro, è quella della Biellese che mi hanno appena regalato. Non vorrei si pensasse ad altro… A parte gli scherzi, quando la Juventus è andata in serie B non ho gioito, io sono abituato a pensare all’Inter e non a cosa accade agli altri. E quando Conte è diventato il nostro allenatore non avevo alcun pregiudizio, l’ho visto lavorare e ho capito immediatamente che il suo unico obiettivo è il bene della squadra che allena. Ha tantissimi meriti nella vittoria dello scudetto, è stato decisivo».
MOURINHO – Zanetti ha raccontato poi un aneddoto su José Mourinho, allenatore dell’Inter del Triplete nel 2009/10 ed ora tecnico della Roma. «Siamo ancora nella stessa chat del Triplete, diciamo che Josè è uno dei più attivi, scrive praticamente ogni giorno. La chiave del nostro successo con lui? E’ uno con idee chiarissime. Nel 2009 abbiamo perso contro il Manchester United e siamo usciti dalla Champions League, nello spogliatoio eravamo tutti tristi e arrabbiati. Josè ha voluto parlare subito con Moratti, proprio lì, davanti a tutti: Presidente, se compriamo quattro o cinque giocatori, nella prossima stagione vinciamo la Coppa. Noi ci guardavamo anche un po’ imbarazzati, ovviamente aveva ragione lui».
Fonte: Comune.Biella.it