Zanetti: “Inter, progetto molto ambizioso. Champions? Sogno. Su Messi…”
Zanetti, dopo aver parlato di Lautaro Martinez ai microfoni di ESPN Argentina, si è soffermato anche sul suo ruolo e le ambizioni dell’Inter. Occhio alle parole su Lionel Messi e la semifinale contro il Barcellona. Di seguito le sue dichiarazioni sul profilo Instagram dell’emittente
NUOVO RUOLO E DIVERSE PROPRIETA’
Javier Zanetti racconta il suo ruolo in società: «Vicepresidente? Quando me l’hanno detto ero contento, però è una responsabilità molto grande. Dovevo prepararmi. Anche se ho giocato molti anni, gestire il club a livello dirigenziale è tutta un’altra cosa. Non è stato facile. Mi amplia la mente e mi permette essere utile a 360 gradi. E’ importante per me non occuparmi solo della parte sportiva. Inter in crescita? Dall’epoca di Moratti, l’Inter è passata da 3 proprietà. Tre maniere di gestire il club in maniera completamente diversa. La verità è che siamo in un momento di grande ambizione, ma dobbiamo lavorare molto per arrivarci. L’Inter è un club importante a livello mondiale. Abbiamo un progetto ambizioso, un allenatore di esperienza come Conte, con una grande cultura del lavoro. Siamo contenti, ma coscienti di quello che andrà fatto. Ci vuole tempo, una programmazione, una visione futura per sapere dove saremo da qui a 3 anni. Per fare questo ci vorrà un grande lavoro».
IL RACCONTO DELLA CHAMPIONS LEAGUE
Javier Zanetti racconta la conquista del Triplete, ma anche della sfida a Messi: «Progetto Inter Forever? La verità è che è merito di Francesco Toldo, è stata una sua idea. Sono felice per Inter Forever: incontrarsi è sempre molto bello. Zamorano? Compare, amico… Siamo grandi amici con tutta la famiglia. Abbiamo proseguito oltre il calcio: è questo che fa il calcio. Champions League? E’ stato realizzare un sogno. Ho avuto il priviliegio di essere capitano nella notte più importante, entrando nella storia dell’Inter. Per molti di noi era l’ultima opportunità di vincere la Champions League – dice Zanetti -. E’ stato un anno non facile, ma avevamo l’opportunità di completare un anno impressionante. Grande squadra, ma grandi uomini che hanno sempre pensato al bene del club. Semifinale contro il Barcellona? Eliminammo la migliore squadra, senza alcun dubbio. Il 3-1 fu meritato, tutti parlavano della rimonta. Già era difficile contro una squadra del genere, poi in 10 uomini dopo 30 minuti, era molto difficile. Sembrava una partita interminabile. La verità è che ero felice. Era uno degli ultimi passi verso il nostro sogno. Messi? Parlammo dopo la partita. Era una gara complicata. Con un altro giallo con Samuel avremmo perso la finale e dovevo marcare Messi. Alla fine riuscimmo a controllarlo, ma è il miglior calciatore. Per loro era un’opportunità unica perché avevano la finale proprio al Bernabeu, lo stadio dei rivali, ma noi volevamo scrivere la storia. Il calcio è così».