Zanetti: «Inter, ora lavoro da fuori! Un momento difficile…»
Javier Zanetti, ospite questo pomeriggio a “Verissimo” su Canale 5, ha parlato degli inizi della sua carriera, l’arrivo in Italia con l’Inter e un momento difficilissimo della sua carriera.
GLI INIZI – Javier Zanetti ha parlato così dell’inizio della carriera da calciatore e la chiamata dell’Inter: «Devo dire che non sento di avere 50 anni, nella maniera che ho di interpretare la vita cerco sempre di essere positivo. So di avere questi anni, però sento di essere più giovane. Sono arrivato in Italia che ero un ragazzino, il calcio per me era una grandissima opportunità. Quando si è presentata l’opportunità dell’Inter dentro di me pensavo di non poterla lasciare scappare. Da piccolo mi hanno scartato nella squadra per cui faccio il tifo in Argentina, che è l’Indipendiente. È stato difficile perché avevo 13 anni, però penso che le cose succedono perché poi si presentano nuove opportunità. Dopo quella delusione ho cominciato a lavorare con mio fratello da muratore. Proprio in quel momento ho capito i tanti sacrifici che facevano per me e mio fratello. Dopo la chiamata dell’Inter ricordo di aver chiamato subito Paula (sua moglie, ndr) e la mia famiglia. Senza una donna come lei al mio fianco non lo so se avessi fatto la carriera che ho fatto».
NUOVA VITA E UN MOMENTO DIFFICILE
LONTANO DAL CAMPO – : «Mi manca il campo? È già passato un po’ di tempo, ora sono vicino alla squadra assistendo a tutti gli allenamenti e cerco di contribuire facendo parte della squadra che lavora fuori. Quelli da calciatore sono anni indimenticabili per me».
MOMENTO DIFFICILE – : «Dopo la finale di Coppa Italia contro il Palermo a Roma, rientriamo negli spogliatoi e mia mamma mi lascia un vocale felicissima perché aveva visto la partita. Quella è stata l’ultima volta che l’ho sentita perché la mattina successiva mi arriva la notizia che è venuta a mancare. Sono passato dalla gioia alla tristezza di perdere un genitore. Mio padre adesso vive in Argentina, è stato un momento difficile anche per lui che si è trovato da solo tutto ad un tratto».