Zanetti: «Infortunio a 39 anni, tutti pensavano fosse la fine! La Champions League…»
Zanetti ha rilasciato un’intervista a DAZN in occasione dell’evento WEmbrace Sport (vedi articolo). Il vicepresidente dell’Inter ha ripercorso i momenti più significativi della sua carriera da calciatore e della sua vita privata.
RIALZARSI SUBITO – Javier Zanetti ha raccontato quali sono stati i momenti più difficili della sua carriera, soffermandosi sull’infortunio contro il Palermo: «Tanti momenti di difficoltà, però sono quelli che ti danno la forza per rialzarti e continuare, soprattutto per diventare più forte. Se ne devo dire uno, mi viene in mente il mio infortunio quasi a fine carriera. Quando mi sono rotto il tendine d’Achille, è stata una cosa molto grave perché a 39 anni tutti pensavano che era il finale della mia carriera. Mi sono accorto subito che si trattava di un infortunio importante, però la mia mente era già proiettata a quando tornare».
GRANDI SFIDE – Il vicepresidente Zanetti ha parlato dei duelli più accesi che ha vissuto sul campo: «Quando uno fa una carriera come quella che è toccata a me, rappresentando una grande squadra come l’Inter, le sfide sono altrettanto importanti. Ci sono sempre tante partite, tanta rivalità, la concentrazione dev’essere al massimo. I derby, la partita contro la Juventus, le partite a livello internazionale. La finale di Champions League., dove o vinci o perdi. O sei a un passo dalla storia o no. Vuol dire dare tutto te stesso».
JAVIER – Zanetti ha concluso l’intervista parlando della sua vita privata: «Chi sono fuori dal campo? Un cantante (ride, ndr). Mi piace la musica, mi piace cantare, sono uno molto tranquillo. Mi piace stare con la famiglia, con i miei amici. Preferisco magari essere un po’ diverso, perché mi posso aprire con più confidenza, però l’essenza della mia persona è sempre la stessa. I momenti più significativi? Le tre nascite dei miei figli, sono stati i momenti più importanti».