Zanetti: “Il 4 numero speciale, mi ha anche portato fortuna. Fa parte di me”
Zanetti è stato intervistato dalla TV svizzera RSI, in occasione della trasmissione “Un lunedì da campioni”. Il vice president dell’Inter si è espresso soprattutto su temi extracalcistici, anche se l’inizio del suo intervento riguarda il valore della maglia numero 4.
UN NUMERO PER SEMPRE – Javier Zanetti parla del significato della maglia numero 4: «Fa parte di me. Ho fatto più di mille partite indossando questa maglia, devo dire che mi ha portato anche fortuna. È un numero speciale. Dock Sud è il mio quartiere, mi ha fatto crescere e mi ha visto nascere. Ancora c’è un legame molto forte, perché lì ci sono tanti bei ricordi e tanti amici. Credo che sarà sempre parte di me. Pupi? È il mio soprannome che mi hanno dato in Argentina, soprattutto in soprannome della mia fondazione. Quando abbiamo preso questa responsabilità, per poter dare la possibilità a tanti bambini e tanti giovani di avere un futuro migliore, siamo molto felici. La fondazione dal 2001 fa tantissime cose, però la cosa più bella che noi vediamo è che, ogni volta che torniamo nel nostro paese, vediamo questi bambini sorridere, che sono felici. Credo che questo non ha prezzo, più cresciamo e più bambini possiamo aiutare: ce la metteremo tutta».
PERSONALITÀ DI SPICCO – A Zanetti viene chiesto del rapporto col Papa: «È una persona importantissima, avere la possibilità di averlo incontrato e parlare da vicino è stata una grandissima emozione. Abbiamo parlato di tante cose, ho trovato una persona semplicissima che trasmette la sua semplicità, e che vuole fare delle cose importanti con le persone che ne hanno bisogno. Sembra strano, però si capisce anche la passione che lui ha per questo sport. È un tifoso del San Lorenzo, ha una grandissima memoria e ha ricordato la formazione degli anni Sessanta che neanche io ricordavo. Fa capire quanto ci tiene allo sport».
LA FAMIGLIA – Questa l’ultima parte dell’intervento di Zanetti: «Io e mia moglie siamo cresciuti insieme, continueremo a fare tante cose insieme. Mi ha regalato tre meravigliosi bambini, siamo una famiglia molto unita. Io, essendo papà di tre bambini, cerco sempre di poter far capire a loro il senso della vita, che senza sacrificio non si ottiene nulla. Loro sanno che ovunque io vada loro sono con me, li tengo sempre molto vicini. Il duetto con Mina? Questa è una cosa che, ancora adesso, non ho capito perché ha scelto me per cantare una canzone. Quando ho ricevuto la telefonata del figlio, che diceva che la mamma aveva scelto me per cantare in spagnolo… Aveva scelto me fra quattro o cinque cantanti di professione, è stata una bellissima sorpresa soprattutto perché Mina è una grandissima interista».