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Young: «Mia sfida più grande a 16 anni, ora vincere un trofeo all’Inter

Ashley Young ha parlato della musica e non solo, dicendo la sua anche di se stesso da giocatore sul passato e sul futuro.

MUSICA – Queste le parole di Ashley Young, possibile protagonista di Napoli-Inter (vedi articolo), nel corso di questa lunga intervista ai microfoni di “3,2,1”, format di “Inter Tv”. «La musica è una delle cose più importanti per me, la ascolto ogni giorno: ascolto tutti i tipi di musica ogni giorno, è importantissima. Non riuscirei a dire il genere preferito. Ne ho così tanti. Ogni giorno ascolto tutti i generi di musica d non riesco a sceglierne solo uno».

MUSICA MIGLIORE – Young ancora. «Chi tra di noi mette la musica migliore. Io, ovviamente. Nessuno mette musica migliore! Ci sarà qualcuno che avrà da dire. Ci sono vari gusti tra di noi in squadra e c’è qualcuno che dirà di essere lui che mette musica migliore, ma vinco io. È carino sentire il mio nome in una canzone, ma non credo stiano parlando di me. È carino però ascoltare una canzone e sentire il tuo nome».

GUSTO MUSICALE – Young prosegue. «Se i miei compagni mi hanno chiesto di tradurre una canzone? Sì, mi hanno chiesto per un paio di canzoni. Anche io ho chiesto a loro per qualche canzone quindi vale anche per me. Chi ha più gusto musicale? Se dovessi scegliere uno dei miei compagni di squadra, direi Lukaku. Una canzone che mi ricorda gli inizi nel calcio? No, direi che non c’è una canzone che mi fa pensare a quello».

PLAYLIST – Young sulla sua playlist. «All of me? E’ una canzone fantastica, significa molto per me e il mio modo di vivere. La dedico a mia moglie. March Madness? È sulla mia playlist prima di giocare una partita. La canzone mi fa pensare al mio fratellino, è nato a marzo e mi fa pensare a lui. La musica mi dà senz’altro energia, visto che sono vecchio stampo, ho sempre il lettore mp3 con me e non uso il cellulare. Ho sempre le cuffie con me e la ascolto prima della partita, mi carica e mi prepara per la gara».

SFIDE – Young sulle sue sfide. «La sfida più grande che ho dovuto affrontare? Credo che io l’abbia affrontare a sedici anni quando al mio primo club mi sono ritrovato senza contratto. Dopo però mi hanno offerto un contratto part-time e permesso di allenarmi con loro. Mi ha fatto bene quell’esperienza per il prosieguo della mia carriera. La delusione provata mi ha dato la spinta per fare meglio e non mi sono mai più fermato. La mia prossima sfida? Vincere naturalmente un trofeo con questa società incredibile».

Fonte: Inter Tv – 3,2,1

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