Vanheusden di rientro all’Inter ma con tre asterischi da valutare prima della conferma
Vanheusden e l’Inter di nuovo insieme? Lo scenario che rivuole il centrale difensivo belga a Milano è più attuale che mai, ma non è così semplice far incastrare tutte le situazioni. In casa nerazzurra bisogna valutare attentamente i pro e i contro del suo rientro alla base
RIVOLUZIONE IN DIFESA – A fine stagione Zinho Vanheusden farà ritorno ad Appiano Gentile. Ed è altamente probabile che sia “costretto” a restare per completare il reparto. La difesa dell’Inter ha già perso Andrea Ranocchia (vedi articolo). E non vale la pena contare Aleksandar Kolarov (vedi focus), già “sostituito” con un cambio di ruolo in rosa. Sebbene ci sia il rischio di perdere anche Federico Dimarco (vedi focus). Soprattutto se dovesse rientrare in un’operazione di mercato, come quella utile a portare Gleison Bremer da Torino a Milano. Difesa rivoluzionata in estate? Quasi sicuramente sì. Anche perché un titolarissimo potrebbe essere sacrificato per fare cassa. E tutte le strade sembrano portare ad Alessandro Bastoni (vedi focus), nonostante il controsenso progettuale (vedi editoriale). Vanheusden è il nome giusto per aggiungersi al pacchetto difensivo nerazzurro? Tecnicamente sì ma ci sono almeno tre problemi da valutare prima dell fumata bianca.
I problemi per il ritorno di Vanheusden all’Inter
TRE GRANDI ASTERISCHI – Innanzitutto, l’Inter dovrà valutare le condizioni fisiche di Vanheusden. Il classe ’99 belga anche in questa stagione ha sofferto infortuni e problemi fisici vari, che ne hanno condizionato l’annata in maglia Genoa. Sicuramente non è una soluzione lasciarlo in Liguria per far sì che possa imporsi da protagonista in Serie B. L’Inter ha necessità di vederlo all’opera in Serie A. Se stesse – sempre – bene, potrebbe tornare subito utile per le rotazioni in maglia Inter. In alternativa, ben venga un altro prestito (Sassuolo?). Da valutare anche il suo ruolo in rosa. Vanheusden tecnicamente darebbe garanzie al centro da vice di Stefan de Vrij (o vice-Bremer?) ma tatticamente potrebbe rivelarsi prezioso anche come alter ego di Milan Skriniar e/o Bastoni proprio da terzo. Andrebbe bene da quinto centrale con Dimarco e/o Danilo D’Ambrosio jolly ma non da quarto, ovvero da prima opzione ai titolari. Infine, il solito problema legato alle liste. Pur essendo cresciuto nel Settore Giovanile dell’Inter, Vanheusden non gode dello status di prodotto del vivaio interista. Ciò significa che dovrà prendere uno dei 17 slot extra-vivaio (ad esempio quello di Kolarov) e non andrà a coprire un posto vacante nella lista dei 25, che rischia nuovamente di essere ridotta a 24 o addirittura 23 unità. Tre asterischi da considerare seriamente prima di riportare Vanheusden a Milano e confermarlo in rosa: l’Inter ha un valido progetto tecnico da “riserva” utile dalla panchina per il quasi 23enne belga?