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Torino-Inter: Conte punta sulla bruttezza e domina, Brozovic senza freni

Grande risposta dell’Inter in quel di Torino, dove la Juventus non può fare festa in solitaria. Lo 0-3 contro i cugini granata è netto, frutto delle reti delle punte Lautaro Martinez e Lukaku intervallate dal gol di de Vrij. A differenza delle previsioni, il meteo “aiuta” la squadra di Conte, che diventa più cinica del solito senza badare troppo a tecnicismi. Torna a brillare Brozovic, in emergenza costretto a reinventarsi anche nel “vecchio” ruolo. Nota stonata l’infortunio di Barella. Ecco l’analisi tattica di Torino-Inter

PRESENTAZIONE PRE-PARTITA

FORMAZIONE – Ecco l’undici di partenza scelto da Conte per affrontare il Torino: Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; D’Ambrosio, Vecino, Brozovic, Barella, Biraghi; Lukaku, Lautaro Martinez.

Torino-Inter Formazione Ufficiale
Torino-Inter Formazione Iniziale

MODULO – La “pre-tattica” di Conte è legata esclusivamente al ritorno immediato di D’Ambrosio, per di più da quinto destro di centrocampo anziché dietro. Di fatto scende in campo la miglior Inter possibile, schierata con un 3-5-2 piuttosto abbottonato. Due terzini schierati sulla linea dei centrocampisti, teoricamente è più un 5-3-2 che un sistema di gioco specchiato a quello di Mazzarri.

RESOCONTO PARTITA

PRIMO TEMPO – Condizioni meteorologiche avverse che si tramutano in un manto erboso impraticabile. Si cerca di far girare palla a terra finché il terreno lo permette, ma le accelerazioni sono imprevedibili. E i rimbalzi rendono tutto più complicato. Al 12′ l’Inter va in vantaggio grazie a un’intuizione di Vecino che di testa lancia in contropiede Lautaro Martinez, fulmineo nel superare Sirigu in uscita senza finire in fuorigioco. La strategia della squadra di Conte è quella di attaccare la profondità sfruttando tutti i buchi lasciati dal Torino in mezzo al campo. Più che una partita a specchio, il 3-5-2 nerazzurra non trova mai l’opposizione di quello granata. Al 32′ l’Inter raddoppia con il tap-in vincente di de Vrij su cross dalla destra di Biraghi, bravo a vedere e trovare l’olandese libero sul secondo palo. Veramente interessanti le trame dell’Inter in verticale, da capire con che contributo del campo zeppo di acqua e demeriti di un Torino irriconoscibile in fase difensiva. Il primo cambio dell’Inter arriva al 48′: fuori Barella (infortunato), dentro Borja Valero. Lo spagnolo non fa neanche in tempo a piazzarsi a centrocampo che l’arbitro fischia la fine della prima frazione. Il primo tempo termina 0-2: solo l’Inter in campo, doppio vantaggio meritato.

SECONDO TEMPO – La ripresa si riapre con la stessa formazione che ha chiuso la prima parte di gara, ma la sorpresa è il ruolo di Borja Valero. Conte chiede allo spagnolo di agire da perno davanti alla difesa, di conseguenza è Brozovic ad allargarsi nel ruolo di mezzala sinistra. E al 55′ proprio il libero e avanzato Brozovic manda in porta Lukaku, che con un diagonale destro trafigge Sirigu per il tris nerazzurro. L’Inter gestisce il doppio vantaggio senza strafare, favorita da un Torino confuso. Al 69′ secondo cambio per l’Inter: fuori Lautaro Martinez, dentro Candreva. L’italiano si piazza in una posizione atipica da trequartista destro in una sorta di 3-4-2-1 che in fase di non possesso diventa un 5-4-1 schiacciatissimo. L’undici di Conte è padrona del campo, gioca con semplicità e arriva in porta con facilità di corsa. All’83’ terzo e ultimo cambio: fuori D’Ambrosio, dentro Dimarco. Debutto ufficiale per il numero 21, che si posiziona largo a destra nonostante sia mancino (come da immagine sotto allegata, ndr). Si va avanti per inerzia, manca solo il poker. Il secondo tempo termina 0-3: troppa Inter per un Torino ridotto ai minimi termini, non c’è partita.

Torino-Inter Formazione Finale
Torino-Inter Formazione Finale

CONSIDERAZIONI POST-PARTITA

PROTAGONISTA – La notizia positiva di una vittoria esterna così netta è l’impossibilità di trovare un giocatore insufficiente, ma c’è chi ha fatto meglio di altri senza finire sul tabellino: Brozovic. Il centrocampista croato si “limita” a giocare basso nel primo tempo, quando il risultato di 0-2 gli permetterebbe di rifiatare un po’. Ma nella ripresa riesce a svincolarsi da quella posizione, alzandosi “alla Barella”. Senza freni. Risultato? L’assist del tris porta la sua firma. A ridosso del 2020 si parla ancora di un giocatore discontinuo (altrimenti sarebbe da Pallone d’Oro…), ma non è secondo a nessuno per completezza, duttilità e generosità. In questa Inter Brozovic è l’unico a bilanciare le caratteristiche sulla linea mediana, perché porta in alto da solo la voce qualità. Brillante.

COMMENTO – Nessuno si aspettava un’Inter in emergenza così dominante sul campo pesantissimo di Torino. Sicuramente non se lo aspettava Mazzarri, preso completamente contropiede dal collega interista. La preparazione della partita è come sempre attentissima ai dettagli da parte di Conte, che sceglie due esterni di quantità sapendo di non poter certo impostare la manovra sul campo largo. Infatti a D’Ambrosio e Biraghi viene chiesto di mantenere la posizione e attaccare la profondità, cosa che fa tutta la squadra in massa. E ciò mette fuorigioco il Torino. L’Inter trova spazi senza neanche doverli creare ed è ordinata, pur avendo a che fare con un avversario che non rinuncia alla giocata. La difesa regge, è una notizia anche non aver subito gol. Finalmente. Regge anche Borja Valero, che nella ripresa si impegna oltremodo per far vedere a Conte di essere ancora presentabile (con fortune alterne). E la coppia d’attacco segna con ritmi assurdi. Tutto bello per un’Inter volutamente brutta. Conte rinuncia a Lazaro né rischia Esposito, Candreva entra solo nel finale. Anche la poca tecnica a disposizione viene messa da parte, è fondamentale imbrigliare il Torino sfruttando a proprio favore il campo impraticabile. L’obiettivo viene raggiunto, quindi la strategia di Conte è corretta. Perché l’Inter non rischia mai, nemmeno di farsi male. Unica eccezione? Sì, Barella. L’infortunio del centrocampista azzurro (2019 finito?) terrà banco nelle prossime ore, poi Conte saprà che contromisure prendere. La Juventus resta solo a +1, ma non è questo l’argomento del giorno in casa nerazzurra. Ora testa a Praga, perché bisogna battere lo Slavia per continuare a tenere in vita il sogno Champions League. In emergenza.

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