Thohir: «Suning rispetta l’Inter: troverà acquirente degno! Io uomo d’affari»
Thohir, in Europa per il G20 (per la conferenza sul clima) in qualità di ministro delle aziende di Stato e degli affari economici nel governo indonesiano in un’intervista concessa al Corriere dello Sport a firma di Marco Evangelisti, ha parlato dell’acquisto dell’Inter nel 2013, ma anche della cessione al gruppo Suning e delle difficoltà attuali di Zhang.
ACQUISTO E CESSIONE – Erick Thohir inizia l’intervista parlando dell’acquisto, ma anche del motivo della cessione dell’Inter: «Quando ho acquistato l’Inter, nel 2013, eravamo in pieno periodo di transizione. Sin dall’inizio sono stato chiaro: la mia intenzione era aiutare. Volevamo costruire una squadra che tornasse nel giro di cinque anni tra le prime quattro in Italia e ci restasse. Con i conti a posto. Contemporaneamente, riportare l’Inter a essere un marchio appetibile sul mercato internazionale. Ho ceduto agli Zhang perché mi hanno convinto con un progetto ambizioso e solido. Nello stesso momento in Indonesia mi avevano proposto la presidente del comitato olimpico. Non avevo la possibilità di gestire a dovere il mio tempo. Così ho discusso con Moratti di quale fosse la soluzione migliore per il club. Entrambi siamo innamorati dell’Inter».
MOMENTO DI DIFFICOLTÀ – Thohir dice la sua riguardo la crisi economica del momento e in particolare del momento di difficoltà di Suning: «Ho massimo rispetto per Suning. Hanno scelto strade di investimento che ritenevano le migliori. Hanno costruito una piattaforma che ha portato allo scudetto dopo undici anni. Suning mi ha copiato? Hanno preso Romelu Lukaku, che avrei voluto acquistare io. Idem per Edin Dzeko, noi ci provammo, ma la Roma fu più rapida. Suning in difficoltà? Non commento per amore, però posso dire che hanno tanto rispetto per l’Inter e per gli italiani. Quando sarà il momento di lasciare, lo faranno. L’Inter è un patrimonio globale. Lasciamo che gli Zhang riflettano e trovino eventualmente un acquirente di quel tipo».
DOPO LA CESSIONE – Thohir risponde alle critiche a lui rivolte dopo la cessione del club: «Mi rimproverano di aver fatto soldi con l’Inter? Passione e business, per me è stato un mix. Sono un uomo d’affari. È come quando metti su famiglia: conta l’amore, ma conta anche che cosa porti in tavola. Se le finanze dell’azienda non sono in ordine stai fresco».
Fonte: Corriere dello Sport – Marco Evangelisti