Suning, piano deciso per l’Inter: come funziona il prestito-ponte stile Yonghong Li – CF
Suning tramite Zhang Jr ha fatto ritorno a Milano per definire il futuro dell’Inter. Come ripreso dal sito specializzato “Calcio e Finanza”, la strategia del prestito-ponte è ormai decisa. Di seguito un estratto di quanto analizzato dal giornalista Spaziante, esperto di economia sportiva
STRATEGIA SUNING – Il futuro delle quote nerazzurre è ancora avvolto nel mistero, ma secondo quanto analizzato dal sito “Calcio e Finanza” sul tavolo c’è un’idea ben precisa: “[…] Niente cessione, per ora, di quote, ma finanziamento per restare in sella: è questa la strategia che si sta delineando ormai definitivamente per Suning. Da Bain Capital a Oaktree fino a Fortress, la situazione è in divenire. La presenza di Steven Zhang a Milano cambia poco in chiave trattativa, anche perché i tre soggetti si muovono nello stesso campo e la struttura dell’operazione è ormai chiara: un finanziamento da 200/250 milioni che sarà erogato a Great Horizon, ovverosia la holding in Lussemburgo di proprietà di Suning tramite cui controlla formalmente l’Inter“.
COME YONGHONG LI – Il funzionamento del prestito-ponte è noto e – purtroppo – nella Milano del calcio ha un esempio che lo sintetizza al meglio, come evidenziato dal giornalista Matteo Spaziante: “In pegno al fondo per il finanziamento finiranno le quote dell’Inter in mano a Great Horizon, ovverosia attualmente il 68,55% dell’azionariato nerazzurro, in una operazione che in parte ricalca quella realizzata da Yonghong Li per il Milan: nel caso in cui Suning non ripaghi il finanziamento, l’Inter finirebbe così nelle mani del fondo che ha concesso il prestito. Un prestito-ponte che punta a garantire a Suning soprattutto tempo. Tempo per tornare al percorso iniziato prima della pandemia, con l’Inter che puntava ad un sostanziale autofinanziamento, senza quindi più interventi diretti del gruppo cinese […]”.
Fonte: Calcio e Finanza – Matteo Spaziante