Spalletti: “Petto netto di D’Ambrosio. C’è un condizionamento continuo”
Luciano Spalletti è stato intervistato da Sky Sport dopo il pareggio per 3-3 dell’Artemio Franchi tra Inter e Fiorentina arrivato grazie a un calcio di rigore assegnato ai padroni di casa nei minuti di recupero.
«Io ho sentito tanti potrebbe essere… (da parte degli opinionisti di Sky ndr) è chiara la cosa: non c’è bisogno di farne una votazione in base a quanto si è tifosi. È petto netto di D’Ambrosio, non potrebbe essere niente. Si vedeva anche dalla panchina e lo si è visto tutti. È petto. Petto netto senza sfiorarla con il braccio… ritorniamo ai due polpastrelli della partita d’andata. Dico questo perché poi in base al risultato diranno che Spalletti è da mandare via. A me l’arbitro non ha detto niente. Sono partite e risultati fondamentali. Io l’ho visto bene dal campo e anche fuori. È lì davanti agli occhi, senza il dubbio sul fatto che l’abbia toccato o no. Non posso accettare io di sentire questi potrebbe essere… eravamo in quaranta che si guardava lo schermo del VAR e tutti hanno visto che l’ha presa di petto. Quando l’arbitro lo va a rivedere in TV e va a vedere quello che hanno visto tutti lì. Andiamo avanti ora perché non ne voglio più parlare di questo episodio… c’è un condizionamento continuo e uno (l’arbitro ndr) si fa condizionare da quello che dicono gli altri. Il Var è uno strumento importante che ti dà la possibilità di rivedere le cose, i tifosi allo stadio tanto fischiano tutti a prescindere quando giudichi chi gioca in casa però conta relativamente. Conta la prestazione della squadra per cui si va da quella parte lì. Momento idilliaco del gruppo? C’è da mettere avanti la forza della Fiorentina che ha fatto un’altra grande partita, sta attraversando un buon momento e ti mettono in difficoltà con queste accelerazioni improvvise. Hanno qualità poi anche quando palleggiano per cui era stata fatta una prestazione di livello anche dal punto della personalità perché nel secondo tempo siamo anche riusciti a tener palla e non gli si faceva trovare il punto dove attaccarci e questo fatto che la squadra si è compattata mettendoci qualcosa di più perché ci è venuto a mancare un giocatore forte come Icardi c’era bisogno di portare qualcosa a nostro favore individualmente in più e lo hanno fatto. L’Inter è una squadra in condizione con la testa sul percorso che deve fare e l’obiettivo a cui deve ambire. Non l’ha toccata di mano, è petto e non c’è dubbio. E Pioli dice che non darebbe questi falli di mano ma non è mano!».