Spalletti: ”Inter, probabilmente manca qualcosa. Ranocchia…”
Sì è appena conclusa la conferenza stampa di Luciano Spalletti nel post partita di Inter-Bologna della ventiduesima giornata di Serie A. Di seguito le parole dell’allenatore nerazzurro in relazione alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa del Meazza.
MOMENTO DRAMMATICO – «Le piccole cose ci portano a essere dentro questa situazione che ti porta a sbagliare e a non fare gol. Probabilmente il gioco non è stato così fluido da poter riuscire a creare tante opportunità, però delle occasioni pulite si sono avute, molto pulite anche: tre pulitissime, è difficile farne più di tre in una partita così perché quando vieni risultato in questo vortice che ti va tutto di traverso riuscire ad avere tre palle pulite per fare gol è difficilissimo. A volte vinci per quell’episodio di casualità tirando poco in porta, è vero che non riesci a segnare ma anche vero che quelle tre-quattro occasioni nette le hai create. Quando è cominciata la crisi? Era differente anche la squadra degli altri quando si è giocato l’altra volta (parla della Lazio, ndr) , perché erano uomini diversi, quelli che hanno giocato qui sono giocatori molto di qualità dalla metà campo in su. È chiaro che diventa un peso qualsiasi risultato che non riesci a portare a casa, e qualsiasi discorso ti va a richiamare dentro il vincere titoli e il dover vincere tutte le partite, che come ti manca qualcosa poi incomincia a essere un carico mentale che, se nello sviluppo delle partite non riesci a contrastarlo subito, ti raddoppia sempre. Se giocando una partita un calciatore si fa cacciare fuori per una banalità, a un altro succedono degli infortuni come ci sono successi e non riesci a lavorare con contenuti corretti perché sei condizionato da qualcosa i condizionamenti pesano ancora di più, e vanno a finire come oggi che i gol non li fai e su un calcio d’angolo, dove sono bravi, noi si butta la palla dentro e non riesci a farla arrivare dentro. Da ultimo non siamo riusciti, proprio per andare in frenesia, a controllare un pallone a metà campo e metterlo sulla testa di Andrea Ranocchia, le abbiamo messe tutte poco precise senza usare la sua fisicità. Il fattore prevalente diventa sempre che tipo di persona sei dentro questi confronti, dentro queste situazioni di difficoltà che si hanno sempre nell’arco di un campionato. Le crisi? Probabilmente a noi ci durano un po’ di più perché non si ha quel carattere per ribaltarle subito, probabilmente ci manca qualcosa come detto altre volte».