Primo Piano

Spalletti: “Borja Valero recuperato. Brozovic? Vediamo. Icardi e Lautaro…”

Domani alle 20.30 l’Inter di Luciano Spalletti affronterà la Roma guidata da Claudio Ranieri. Oggi alle 14.30 – come di consuetudine – conferenza stampa per il tecnico nerazzurro. Queste le sue parole

Questa partita può essere uno spareggio per la Champions?

Sicuramente trovarsi a 6 giornate dalla fine a lottare contro la Roma significa aver ridotto quel gap con quelle squadre come Napoli e Roma che hanno occupato il podio del nostro campionato. Per cui per noi è un momento importantissimo e ci arriviamo con la corda tirata al punto giusto e di conseguenza la pizzichiamo volentieri. Ogni volta che lo facciamo emette un buon suono e giochiamo volentieri questa partita così importanti.

Le avversarie europee in semifinale. Valutazioni diverse per voi?

Non mi interessa essere valutato dalle sconfitte degli altri. Mi interessa fare valutazioni obiettive sul nostro cammino e lavoro. Quando ti giochi la qualificazione deve essere tutto apposto, cosa che non è successa a Juventus e Napoli, come a noi contro l’Eintracht dove siamo usciti senza imbarazzo visti i problemi con cui l’abbiamo affrontata. I nostri professionisti sono riusciti a rimettere in carreggiata la macchina ed è stato un passaggio che è sintomo di professionalità e attaccamento. Ora ci giochiamo questa partita per un risultato importante.

Quanto ti preoccupa l’assenza di Borja Valero e Brozovic?

Borja Valero c’è e Brozovic lo valuteremo oggi, ma gli ultimi 2-3 allenamenti li ha fatti anche in maniera differenziata. Vogliamo vedere se ci sarà il rischio, anche se il rischio è molto alto e non vorrei rischiarlo. Poi dobbiamo sentire i nostri professionisti. Borja Valero c’è, ma noi abbiamo giocato delle partite senza di loro e abbiamo fatto bene con Vecino e Gagliardini. Joao Mario è in un momento giusto e non è da escludere che si possa pensare a Joao Mario che può fare quel ruolo.

Quando incontri la Roma cosa ti viene in mente?

Prima di tutto che posso portare tre punti a casa e quindi l’attenzione è tutta a questo. Poi c’è il ricordo di stagioni fatte sulla panchina della Roma tutte in maniera molto sentita e vissuta perché a me piace far così. Sono un bellissimo ricordo. Io tiro sempre una riga giorno dopo giorno e guardo sempre avanti, ma alle spalle ho una bella cosa che non dimenticherò mai. Ritrovo tante persone che conosco e che saluterò volentieri.

Domani in attacco vedremo Lautaro o Icardi?

Mi viene difficile dire chi gioca. Vanno fatte delle valutazioni e poi stanno bene entrambi e quindi la scelta verrà fatta in maniera coerente, ma sarà difficile. Entrambi meriterebbero di giocare.

Totti come dirigente più importante. Cosa ne pensi?

Mi viene difficile andare in casa degli altri a dare consigli. Alla Roma sanno come fare. Totti sa come fare. Preferisco non entrarci dentro. Il mio ruolo ora è un altro. Qualsiasi cosa faranno resteranno forti.

Ti piacerebbe Dzeko all’Inter?

Dobbiamo pensare ai nostri calciatori. Lui è un avversario demibilissimo e noi in quel ruolo abbiamo Lautaro e Icardi che stanno facendo entrambi bene. Keita ha fatto il suo lavoro anche in maniera corretta. Quello che riguarda il mercato dovete chiedere ad Ausilio.

Si aspetta qualcosa in più in concretezza da Perisic?

Mi aspetto tanto da molti dei miei calciatori perché man mano che le giornate vanno a diminuire i risultati sono ancora più importanti. Riuscire a essere maturi anche qualcosa in più può essere determinante. Mi aspetto considerazione per il momento e l’importanza di queste partite. Lui è un calciatore di livello internazionale a saprà collocare questa sfida nel modo giusto nella sua testa e quindi di conseguenza anche nei muscoli.

Come ci arriva la Roma a questa sfida?

Per me la Roma ci arriva nella maniera corretta. Hanno fatto dei risultati importantissimi come quello contro la Sampdoria. Le difficoltà che si trovano sono generali per il nostro campionato e quindi io debbo pensare alle mie di difficoltà.

Cosa può dare la partita di domani?

Serve costanza di risultati e noi l’abbiamo avuta anche con qualche momento di basso. Noi stiamo lottando con la Roma e abbiamo già fatto qualcosa per essere nelle condizioni di avere effettuato quel miglioramento per essere a lottare per queste posizioni. Chiaro che qualsiasi ulteriore conferma sarebbe tanta roba. Se riuscissimo a fare risultato sarebbe tanta roba.

L’Ajax può essere un esempio?

È una partita. L’Ajax sta facendo delle buone partite anche se è in testa col PSV e ci ha perso 3 a 0. Ci sono delle componenti come che noi ci abbiamo pareggiato e abbiamo fallito… L’Ajax nel nostro campionato diventa difficile da andarla a comporre. Dal dire “si vuol vincere” e il farlo ci sono tutte quelle componenti che vanno dette e fatte provare in campo. Bisogna preparare tutti i dettagli e ci vuole una strada credibile per i calciatori dicendogli delle cose. Ci sono delle motivazioni perché gioca uno o l’altro. In campo si prova. Nei top club europei se il portiere non sa giocare con i piedi non si avvicinano neanche. Noi invece diciamo che non si può partire la costruzione dal basso. Loro hanno una cultura a livello di nazione e club dove si va a giocare per portare a casa un disegno costruito precedentemente, perché è un modo professionistico di lavorare. Ieri, ad esempio Dotto, in modo appassionato ha fatto un articolo scritto in modo appassionato. Su alcune cose non sono d’accordo, ma in tanti dei suoi passaggi mi ha fatto sentire dentro uno specchio. Lui è una penna importante e prestigiosa del nostro giornalismo che può scrivere in maniera corretta i miei difetti. Lo stesso discorso è per il calcio. Serve passione. All’estero cominciano con una costruzione bassa perché chiama la squadra avversaria ed è più facile da andare a giocare. Bisogna essere organizzati e si rischia di perderla, ma se passo da quel pressing si apre una prospettiva diversa e vado a sviluppare dagli spazi e a creare dei vantaggi. L’Ajax ha quel modo di fare e lavorare. Piano piano viene ripagata. Noi negli ultimi mercati abbiamo fatto delle operazioni per ridurre il gap con le squadre più forti. Zaniolo è sicuramente un giocatore di qualità, ma non è l’unico che è andato via. Purtroppo abbiamo preso delle deciisoni per salire velocemente di gradino. Non c’è il tempo per programmare con calma. Ogni decisione di mercato abbiamo dovuto dare conto al Fair Play Finanziario e siamo stati costretti a metterci dentro dei giovani promettenti come Zaniolo. Noi abbiamo fatto dei sacrifici per avere Nainggolan che poteva dare subito il risultato e la differenza rispetto agli ultimi anni. Ci sono delle necessità che bisogna andare a colmare però sono state sempre considerazioni per fare ilbene dell’Inter velocemente.

 

 

© Inter-News.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Inter-News.it) e il link al contenuto originale


Se sei un interista vero, allora non puoi fare a meno di entrare nella famiglia Inter-News.it diventando a tutti gli effetti un membro attivo del nostro progetto editoriale! Per farlo basta semplicemente compilare il form di iscrizione alla nostra Membership - che è rigorosamente gratuita! - poi a contattarti via mail per darti tutte le istruzioni ci penseremo noi dopo il ritiro della INs Card personale! E se nel frattempo vuoi chiederci qualsiasi cosa, non perdere altro tempo: contattaci direttamente attraverso la pagina dedicata, che puoi raggiungere dal nostro sito come sempre con un click.


Articoli correlati

Back to top button
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato!

Abbiamo notato che sta usando un AdBlocker. INTER-NEWS.IT sostiene spese ingenti di personale, infrastrutture tecnologiche e altro e disabilitando la pubblicità ci impedisci di guadagnare il necessario per continuare a tenerti aggiornato con le notizie sull\\\\\\\\\\\\\\\'Inter. Per favore inserisici il nostro sito nella tua lista di esclusione del tuo AdBlocker.

Grazie.