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Spalletti: “Al posto di Icardi ne ho uno altrettanto forte! Il bene dell’Inter…”

Luciano Spalletti – protagonista in conferenza stampa alla vigilia di Rapid Vienna-Inter, andata dei sedicesimi di finale Europa League – risponde alle domande su Icardi e non solo. Ecco il contenuto della sua conferenza ripreso in diretta da Inter-News.it

C’è una squadra italiana paragonabile al Rapid Vienna per gioco?
«Come sistema tattico moltissime, questo 4-2-3-1 che loro usano più spesso è un sistema molto diffuso in Italia, loro sono anche molto ordinati nel riuscire a sistemarlo in campo. Il fatto che non abbiamo mai preso gol in casa dipende da quella che è la chiarezza del modo di giocare e proporre calcio che hanno nel sistema di gioco. Il Rapid Vienna è una squadra molto attenta e ordinata, sa benissimo quello che vuole e che è l’obiettivo da raggiungere: ha carattere, se no non vince la partita a Mosca in casa dello Spartak. Ha passato il turno in un girone difficilissimo, perché era un girone difficile: complimenti a loro, ma allo stesso tempo noi siamo venuti per tentare di fare risultato, vincere la partita, dobbiamo avere un comportamento assolutamente di quelli mirati a far valere l’intenzione di vincerla».

Perché è stata tolta la fascia di capitano a Icardi e la sua scelta di non partire?
«Il discorso è quello che dicevo, abbiamo una partita importantissima davanti, ci sono già passate alcune situazioni che non abbiamo preso come volevamo: tutte le attenzioni vanno messe in funzioni di questa partita. La scelta è stata difficile e dolorosissima, si sa qual è il valore del nostro ex capitano, però l’abbiamo presa e condivisa con tutte le componenti della società, fatta esclusivamente per il bene dell’Inter a 360°. Un po’ è una risposta dopo Parma, in cui sono stato mal interpretato: non m’interessa nulla dei contratti, c’erano solo cose che andavano messe a posto e la reazione di oggi le evidenzia. Queste cose poi hanno messo e mettono in imbarazzo la squadra di cui era capitano e la società. Ora si passa quello che dev’essere il discorso che riguarda il campo, a noi interessa quello, ecco. Tutte le attenzioni possibili sono rivolte a mettere quegli ingredienti di una partita difficile, come vuole. Nei prossimi giorni ci sarà possibilità di chiarire, domani parlerà il direttore e poi anche gli altri in settimana, ma per quanto mi riguarda finisce qui il discorso in riferimento alla fascia di capitano tolta a Icardi».

Icardi era dispiaciuto e per questo non è partito?
«Icardi ha deciso di non venire, era normalmente convocato. La fascia gli è stata tolta per i motivi detti. La convocazione e l’andare in campo è una cosa diversa, ma Icardi ci ha comunicato che non sarebbe partito».

La scelta di non partire può portare altri provvedimenti?
«Sono tutti passaggi che verranno fatti di conseguenza a quello che ne scaturirà da queste decisioni e prese di posizioni, però non cambia nulla da un punto di vista tecnico e di gestione del calciatore, è tutto normale come prima. Si è venuta a creare questa difficoltà, questo imbarazzo che ci vedeva tutti coinvolti: si è deciso di fare così, ma noi parliamo di un giocatore forte, di qualità. Purtroppo domani non lo avremo a disposizione, ma ne abbiamo uno altrettanto forte che ha giocato poco finora: Lautaro Martinez ha dimostrato di entrare in campo e far bene il suo mestiere, il soprannome “Il Toro” è azzeccato, domani ci servirà da subito e ci aspettiamo le solite cose come da tutti gli altri».

L’imbarazzo dipende da Icardi o da chi ne cura gli interessi?
«Vedo che siete interessati alla partita e mi fa piacere: la palla è quella tonda, il campo è rettangolare, finché non cambiano le misure il 4-2-3-1 è una cosa che ci sta bene dentro».

Un’altra domanda sulla fascia è possibile?
«No, non è possibile. A noi ci interessa la partita, non si possono ricevere su dieci domande, nove su quello che è una cosa che riguarda un fatto che non sarà dentro la partita, noi dobbiamo vincere la partita e mettere le attenzioni lì. Io ho l’obbligo per il rispetto del pubblico, dell’Inter e professionale, di andare a mettere le cose precise per quanto riguarda questa gara qui, poi in settima si parla di quello che vuole, ma ora abbiamo dedicato troppo tempo, visto che Icardi non gioca domani sera, quindi dedichiamolo tutto allo scorrimento della partita. Mi dispiace, lei [si riferisce al giornalista, ndr] è attento ed era già attento quando ero a Roma, mi ha seguito per le mie vicende personali, ma ora deve avere pazienza e parlare di calcio, perché è più bravo in questo e nelle altre fa un po’ di conclusione…».

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