Spadafora corregge il tiro: “Serie A, nostra prudenza lascia spiragli! Oggi…”
Spadafora torna a parlare sul suo profilo Facebook e, rispetto al pesante attacco di ieri sera (vedi articolo), stavolta è più positivo sulla Serie A. Oggi ci sono stati sviluppi per gli sport e il ministro aggiorna sulla possibilità che il calcio, come tutte le discipline, possa riprendere. Di seguito le sue parole.
LE ULTIME – Queste le parole del ministro Vincenzo Spadafora: «Abbiamo lavorato sulle linee guida per la ripresa degli sport individuali, con gli allenamenti che iniziano il 4 maggio, e la ripresa degli allenamenti degli sport di squadra che, auspicabilmente, dovrebbero avere inizio il 18 maggio. Il 4 maggio sono limitati a professionisti e non professionisti, ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle federazioni. Queste linee guida dobbiamo ancora perfezionale, ci vorrà qualche giorno e poi le sottoporremo al Comitato tecnico-scientifico. Dovrà valutare se sono sufficienti a garantire la sicurezza e la salute di tutti quanti, poi le dovremo proporre a tutti voi».
IN SICUREZZA – Spadafora ci tiene a sottolineare un punto: «Tutti vogliono tornare a fare sport individuali e di squadra. Chiaramente lo faremo un po’ alla volta, perché il dato oggettivo che vale per lo sport, e per tutto il Paese, è che non si può riaprire tutto assieme. Bisogna fare a scaglioni, quindi ovviamente da qualunque punto saremmo partiti quelli non coinvolti si sarebbero sentiti esclusi. Nessuno è escluso, stiamo lavorando per tutti e speriamo che entro fine maggio si possano riaprire in sicurezza tutti i settori».
IL PALLONE – Spadafora sul calcio: «Ringrazio il presidente FIGC, Gabriele Gravina, che ha smentito le illazioni. Qualcuno ieri, dalla Lega Serie A, aveva detto che c’era l’accordo sulla data di ripresa del campionato: niente di più falso. Evidentemente è il solito vizietto di qualche presidente di Serie A, penso pochi perché gli altri si esprimono in maniera diversa. Qualcuno non perde il vizietto di mettere in giro menzioni e falsità per fare pressione sul Governo. Ribadisco che l’aria è cambiata, non è più quella di un tempo: questi metodi non funzionano. Una cosa con chiarezza: la prudenza che stiamo avendo sul calcio è ciò che lascia ancora uno spiraglio alla possibile ripresa del campionato. La prudenza che abbiamo non è incapacità di decidere, come qualcuno scrive in malafede: è l’unico appiglio per cercare di riprendere il campionato. L’alternativa è come ha fatto la Francia: dire che il calcio si ferma».
SPERANZA DI RIPRESA – Spadafora chiude con un augurio: «Noi stiamo lasciando questo spiraglio, ma tutto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria e dalla nostra singola capacità, dal 4 maggio, di sfruttare le regole. Se pensiamo dal 4 maggio è tutto finito e possiamo riprendere con tranquillità senza rispettare regole, usare mascherine o tenere precauzioni rischiamo alla grande. Rischiamo, in un po’ di tempo, di trovarci in una situazione peggiore di prima, senza gli aiuti e i contributi che stiamo cercando di dare. Mi raccomando: dobbiamo conquistarci le riaperture, perché il virus ci dà un ritmo di vita al quale non eravamo abituati. Non è facile per nessuno, ma io sono convinto che se lavoriamo bene tutti quanti insieme riusciamo a riprendere. Non solo il calcio, ma tutte le discipline sportive potranno essere contente di riprendere».