Primo Piano

Serie A, quattro ipotesi di piano B per il Consiglio Federale. Due con rischi

La Serie A ieri ha deciso di premiare il merito sportivo per completare la stagione, in caso di nuovo stop. “La Repubblica” spiega come, nel Consiglio Federale di lunedì, saranno portate quattro proposte, di cui due abbastanza rischiose. Ecco gli scenari.

COME CHIUDERE? – Il Consiglio Federale di lunedì porterà a una scelta su come completare la Serie A. Fra undici giorni si riprende, ma si è reso necessario inserire un piano B nel caso in cui ci dovesse essere un nuovo stop. Nell’Assemblea di Lega di ieri le società hanno votato contro l’algoritmo per definire i verdetti, con quattro ipotesi riportate dal quotidiano “La Repubblica”. La prima è bloccare le retrocessioni, con una Serie A a ventitré squadre e una Serie B a ventiquattro nella prossima stagione. Scontato che venga bocciata, perché nessuno accetterà campionati allargati dovendo peraltro già iniziare non prima di settembre. Simile la seconda proposta, che congelerebbe promozioni dalle categorie inferiori oltre alle retrocessioni. Anche in questo caso da escludere possa avere successo, con la certezza sui ricorsi (in particolare del Benevento, ormai promosso).

I PIANI FATTIBILI – L’ipotesi più probabile è che la FIGC decida, con la Serie A comunque contraria, di riproporre l’algoritmo. Non in forma completa però, perché lo farebbe su promozioni e retrocessioni ma non sull’assegnazione dello scudetto. Definirebbe anche le posizioni per le coppe, e non toccherebbe le posizioni già aritmeticamente definite (inclusa la prima). L’ultima opzione vede l’algoritmo utilizzato solo per promozioni e retrocessioni, lasciando alla Lega Serie A la decisione sullo scudetto. La Juventus ha annunciato che lo rifiuterebbe “a tavolino”, la Lazio invece è presumibile che lo accetterebbe.

IL RISCHIO – Con una delle due prime ipotesi, quelle senza le retrocessioni, il rischio che il campionato non finisca sul campo è molto alto. Se una squadra dovesse avere anche un solo positivo al Coronavirus, con due settimane di quarantena obbligatoria, non potrebbe giocare e sarebbe impossibile recuperare visto il calendario già fitto. Per questo la speranza è che il protocollo possa essere cambiato, pur non essendoci ancora un OK del Governo. A breve la Serie A tornerà in campo, e l’augurio è che possa concludere regolarmente.

Fonte: Repubblica.it – Franco Vanni

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