Serie A, nuovo format non escluso: play-off e play-out ancora vivi?
La Serie A potrebbe essere “costretta” a cambiare format, nel caso in cui non fosse necessario completare la stagione disputando tutte le partite rimanenti. La FIGC, nel Consiglio Federale (vedi articolo), ha stabilito le linee guida: i play-off e i play-out ancora non sono esclusi del tutto.
IL FORMAT – “La FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche, fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, Serie B e Serie C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di play-off e play-out al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni”.
LA SPIEGAZIONE – In Serie A è ancora possibile un format diverso. Giovedì 28 la FIGC, col presidente Gabriele Gravina, incontrerà il ministro Vincenzo Spadafora per discutere della ripresa. Ci sarà anche Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, per quella che sarà una riunione decisiva. Si proverà a far ripartire il campionato il 13 giugno (o il 20), e questo è il piano A. La novità odierna è un piano B: play-off e play-out se si avrà poco tempo, classifica oggettiva se non si potrà ripartire. Di certo, però, si definiranno retrocessioni e promozioni dalla Serie B: questo potrebbe avere un peso notevole nella scelta. La speranza è tornare in campo, ma intanto c’è chiarezza sul futuro della Serie A.