Sensi si candida come dodicesimo uomo? Ulteriore stimolo per il mercato
Stefano Sensi si conferma una risorsa molto importante per l’Inter, subentrando a gara in corso. Basta il suo rientro, per rinforzare il centrocampo?
VERTICALIZZARE – Stefano Sensi potrebbe candidarsi al premio di Sixth Man of the Year, se fossimo in NBA. Questo è infatti il premio che la lega di basket americana assegna ogni anno al miglior giocatore tra coloro che raramente partono titolari. E, dopo Napoli, Cagliari e Spezia, il numero 12 si rivela fondamentale anche contro il Crotone. Antonio Conte lo manda in campo all’intervallo, al posto di un deludente Arturo Vidal. E il contributo dell’ex Sassuolo è decisamente più tangibile. In quarantacinque minuti, Sensi gioca 35 palloni, completando 27 passaggi con una precisione dell’87%. Tra questi, 11 sono passaggi in avanti che rendono l’Inter sanguinosamente efficace in verticale. In sintesi, con Sensi in campo la qualità del gioco dell’Inter migliora decisamente.
DODICESIMO – Il progressivo recupero di Sensi è una delle migliori notizie per Conte. Che a breve potrebbe infatti ritrovarsi con le opzioni misurate a centrocampo. Con l’uscita di Radja Nainggolan (certa) e quella di Christian Eriksen (probabile), rimangono sei profili disponibili in mediana. E tra questi c’è anche Matias Vecino, che sta recuperando solo ora dall’operazione al ginocchio svolta in estate. In pratica, i nomi sono quattro più Sensi. Troppo pochi per considerare quest’ultimo un nuovo acquisto in caso di completo recupero, come la retorica del mercato impone. Urge trovare nuove risorse sul mercato, facendo leva sulla partenza di Eriksen. Innestare qualità (e quantità) a centrocampo è fondamentale per l’Inter, per raggiungere l’obiettivo finale, seguendo i dettami del suo tecnico.