Sanchez leone in gabbia un lusso per l’Inter: ecco perché non è sostenibile
Sanchez chiede spazio. Anzi, lo pretende. E ha tutto per ritagliarselo ma dipende solo da lui. L’Inter non può accontentarsi di quanto offerto finora dal talento cileno, che deve guadagnarsi la conferma sul campo con prestazioni al livello del suo costo
IL MOSTRO – Il leone cileno in gabbia nerazzurra si è palesato nella partita finora più importante del nuovo anno solare. Lo “sfogo” di Alexis Sanchez, dopo aver deciso Inter-Juventus con il gol-vittoria un secondo dopo il 120′, fa sorridere. Il “mostro”, come si è auto-definito il numero 7 dell’Inter, si è messo in mostra. A farne le spese è stata la Juventus, che ha visto infrangersi un sogno chiamato Supercoppa Italiana, a cui non ha mai davvero creduto attraverso la prestazione in campo. Ma il mostruoso leone in gabbia non può ridurre la sua avventura nerazzurra in una fredda notte di gennaio. Ridendo e scherzando, Sanchez oggi è il calciatore più pagato della rosa dell’Inter. Questo presuppone due ovvietà: 1. se sta bene, è un titolarissimo; 2. se gioca, deve fare la differenza. E finora questa doppia combinazione dal 2019 non si è verificata troppo spesso…
LA SCELTA – Il peso del 33enne Sanchez nel monte ingaggi dell’Inter non è un dettaglio di poco conto. La possibilità di rinunciare al suo ultimo anno di contratto, pagando una buonuscita di 4.5 milioni (praticamente metà stipendio per svincolarlo, ndr), è un’arma a doppio taglio. L’Inter può farla valere se ha la certezza di rimpiazzare Sanchez con un attaccante che garantisce una simile qualità di prestazioni ma con maggiore continuità. Altrimenti meglio non rischiare, perché avere questo Sanchez in rosa, anche se a corrente alternata, è un lusso. Un lusso costoso. Ecco perché non è sostenibile se vengono a mancare i due presupposti sopra indicati. Ma se l’Inter potesse sognare un colpo a parametro zero tipo Paulo Dybala (vedi focus), varrebbe la pena puntare ancora su Sanchez? Il leone in gabbia deve ancora dimostrare di meritare la “costosa” conferma, non basterà mica il gol nella notte della Supercoppa Italiana… Chiaro?