Samaden: «Inter, bilancio Settore Giovanile positivo: tanti esempi»
Roberto Samaden, Responsabile del Settore Giovanile dell’Inter, ha parlato ai canali ufficiali della società nerazzurra dopo la nomina a figura di riferimento per la FIGC nell’ambito dell’Attività di Base (vedi articolo) soffermandosi sul ruolo e sul bilancio del lavoro in nerazzurro.
NUOVO RUOLO – Roberto Samaden ha parlato così del suo nuovo ruolo: «Di fatto queste posizioni sono in funzione del ruolo che ricopri e di quello che sta facendo l’Inter da tanto tempo nel settore giovanili. Il nostro compito è mettersi a disposizione del sistema. Il mio lavoro è ben identificato all’interno del club, queste sono possibilità per poter dare un contributo al nostro calcio. Penso sia un riconoscimento dato alla società e al lavoro svolto. Quando si può contribuire, è importante farlo».
BILANCIO – Samaden ha poi fatto un bilancio, sottolineando i tanti giocatori usciti ultimamente dal Settore Giovanile dell’Inter: «In tempi normali i bilanci vengono fatti diversamente. Ora l’obiettivo è permettere ai ragazzi e alle ragazze di allenarsi tutti i giorni. Noi siamo fortunati, abbiamo uno staff medico eccezionale che voglio ringraziare. Sono una squadra di altissimo livello. Per chi deve gestire il tutto, è una cosa importantissima. Nel Settore Giovanile più che sui risultati i bilanci vanno fatti su altri parametri, vedendo giocatori arrivare in Prima Squadra o avere ragazzi del 2002 che hanno già fatto tantissime presenze e giocano all’estero con continuità. Penso a Pirola, Esposito, Agoumé, Stankovic e Oristanio. Penso sia un bilancio estremamente positivo e la traccia su cui continuare a lavorare. Magari questo ci porta a perdere qualcosa sul risultato immediato, ma grandi risultati nel futuro».
LAVORO A CONTATTO – Samaden ha poi chiuso ringraziando la società per il lavoro svolto: «Simone Inzaghi è sempre in contatto con Chivu e ha un occhio di riguardo per i nostri giovani. I risultati vengono in secondo piano, è anche difficile chiedere risultati e prestazioni quando si fatica a lavorare regolarmente anche in settimana. In Primavera abbiamo chiuso un ciclo lo scorso anno, anche in funzione del fatto che i 2002 fossero già usciti. Siamo partiti con una modalità un po’ diversa, che poi si ripercuote a catena su tutte le altre categorie. Sarà il tempo a dirci se questo ci porterà a dare continuità, ma su questo sono fiducioso. Abbiamo uno staff di alto livello, non dobbiamo mai smettere di ringraziare la società che ci permette di portare avanti questo lavoro».