Ranocchia tra campo e rinnovo: l’ultima maglia dell’Inter è la più pesante
Ranocchia è nel limbo, tra la permanenza a Milano e l’addio all’Inter. C’è chi ha addirittura ipotizzato l’ultima stagione da calciatore prima del ritiro. Nel frattempo è il campo a parlare. Manca all’incirca un mese e mezzo prima di definire il futuro del classe ’88 umbro
FINE DI UN’ERA – A fine stagione le strade tra Andrea Ranocchia e l’Inter si separeranno. Questo è il futuro che sembra ormai essere scritto. Il rinnovo last minute a sorpresa non è da escludere, sia per la stima che Antonio Conte ha nei confronti del difensore italiano sia per le ambizioni dell’ormai 33enne scuola Arezzo. Appiano Gentile è diventata la sua seconda casa, più di San Siro. Anche se in questo finale di stagione qualcosa sta cambiando. Dopo la buona prova di Bologna, Ranocchia si candida nuovamente per giocare titolare nel cuore della difesa nerazzurra contro il Sassuolo. Nel ruolo centrale di Stefan de Vrij ma con l’olandese alla sua destra (o viceversa?). Conte non ha ancora deciso, soprattutto perché sta valutando un’altra opzione schierando in un nuovo ruolo Matteo Darmian (vedi articolo). Ma Ranocchia protagonista in campo è una notizia.
CAMPO E RINNOVO – Bisogna ritornare al 2011, anno dell’ultimo trofeo vinto dall’Inter (Coppa Italia, ndr) e l’unico alzato dall’attuale numero 13 nerazzurro, per parlare di Ranocchia protagonista in campo. Oggi se ne parla per altri motivi e con altri trofei in palio. C’è uno Scudetto da vincere. Il trofeo che può segnare la fine dell’avventura interista di Ranocchia. Un’uscita in grande stile per un calciatore acquistato per essere titolare e finito per essere un gregario. Un leader senza fascia, dopo essere stato “degradato” da capitano a panchinaro fisso, con in mezzo qualche prestito qua e là. Ora l’occasione è buona per tornare a essere utile in campo. Magari proprio in Inter-Sassuolo o più in là. Nelle ultime dieci partite stagionali avrà modo di dire la sua. Forse le ultime dieci di Ranocchia da calciatore dell’Inter. Oppure no. Perché il rinnovo oggi è lontano ma mai dire mai. Prima c’è un tricolore da cucire sull’ultima maglia.