Pandev: “Per me l’Inter è tutto! A gennaio chiamata di Ausilio, gol derby…”
Pandev ha parlato in collegamento con “Calciomercato – L’Originale” su Sky Sport. L’attaccante del Genoa, oltre a far sapere di aver cambiato idea e non volersi più ritirare a fine stagione, conferma come sia stato chiamato da Ausilio a gennaio per tornare all’Inter.
IL RIFIUTO – A Goran Pandev viene chiesto se è vero che ha rifiutato l’Inter il 30 gennaio: «C’è stato qualcosa, ma per me l’Inter è tutto. È la squadra che mi ha portato in Italia e che mi ha cambiato la vita, questa è la verità. È la squadra che mi ha fatto vincere tutto, ma la mia idea è stata chiara dall’inizio e con la mia famiglia. Mi ha chiamato Piero Ausilio e gli ho detto: “Ma mi stai prendendo in giro? Cercate più giovani, io ho già fatto il mio tempo”. Poi ho parlato qua con Alessandro Zarbano (amministratore delegato del Genoa, ndr) e mi ha detto “Non se ne parla neanche! La gente poi si incazza, non facciamo niente e devi rimanere qua”».
PASSATO E FUTURO – Pandev annuncia: «All’inizio del campionato ho pensato che era l’ultimo anno, ma dopo quello che è successo… Sono in scadenza col Genoa, adesso ci sono cose più importanti ma voglio continuare un altro anno. Voglio salvare il Genoa e andare agli Europei, che è il mio sogno. Il gol nel derby Inter-Milan del 2010? Prima dovevo uscire. Stavamo giocando uno in meno perché Wesley Sneijder aveva preso il cartellino rosso. Poi punizione su Douglas Maicon e José Mourinho mi ha detto di tirare e uscire. Per fortuna ho fatto gol, lui si è preso il merito e gli ho detto: “Mister, ma l’ho tirata io mica tu!” Lui: “Sì, ma se ti cambiavo prima non facevi gol!”»
RETE QUALIFICAZIONE – L’ultima volta che l’Inter ha passato il turno dopo aver perso all’andata è grazie a Pandev. Risale alla stagione 2010-2011, in casa del Bayern Monaco con il definitivo 2-3 allo scadere: «Samuel Eto’o mi ha dato un grande assist, una palla incredibile. Era il gol qualificazione, perché nella prima partita avevamo perso in casa 2-1 (0-1, ndr) e tutti pensavano che eravamo fuori. Però poi abbiamo vinto meritatamente e abbiamo passato il turno».