Serie A, la classifica aggiornata dopo la 16ª giornata: Inter, resta (solo) il -1
L'Inter manca la possibilità di conquistare la vetta della classifica in...
Lele Oriali, First Team Technical Manager dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di “Sky Sport” e “Sport Mediaset”. Dopo l’anticipazione sul suo ritorno si è parlato anche di altri argomenti
TORNARE A CASA – Lele Oriali ha parlato per prima cosa del suo ritorno all’Inter: «Io sono davvero felice di essere qui, perché per me è stato come tornare a casa, non vedevo l’ora. All’Inter ho passato oltre 30 anni di vita, tutta la mia famiglia tifa Inter, qui sono cresciuto anche come persona. C’è un legame fortissimo».
DOPPIO RUOLO – Oriali ricopre un doppio ruolo, lavorando con l’Inter e la Nazionale di Roberto Mancini: «Sto portando avanti un impegno doppio, che è gravoso e importante, ma che mi dà grandi soddisfazioni. La scelta fatta è stata condivisa con il presidente Gravina e con Roberto Mancini. Si andrà avanti fino agli Europei, poi vedremo il da farsi».
STAGIONE – Oriali ha poi parlato dellas stagione disputata fino a questo momento: «Stiamo andando oltre le aspettative, non pensavamo di essere a questo punto a metà stagione. Il lavoro da fare è ancora tanto, il percorso fino ad oggi è stato positivo. Abbiamo avuto qualche infortunio, gli impegni sono tanti, ma le cose stanno andando abbastanza bene, si cercherà di stare in alto il più possibile: non è facile, perché le antagoniste sono forti».
ALLENATORE – Oriali ha parlato inevitabilmente di Antonio Conte: «I risultati parlano per lui. È coinvolgente e coinvolto nel progetto: è arrivato con la mentalità giusta, con l’intenzione di dare un’impronta all’Inter. Vuole lasciare un segno importante. Le aspettative della società sono importanti e alte, serve tempo».
IBRAHIMOVIC – Oriali chiude la sua intervista parlando del ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan: «Sono contento, ho un ottimo rapporto con lui e soprattutto grandi ricordi. Il più bello è legato a Parma-Inter: era infortunato, ma prima di entrare in campo aveva già detto a tutti che avrebbe segnato e che avremmo vinto lo Scudetto. Fu di parola».
Fonte: inter.it