Moratti: «Scudetto Inter, piaciuta una cosa. Mourinho? Porto un esempio»
Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha parlato dei nerazzurri e di José Mourinho, allenatore della squadra del Triplete.
MOURINHO – Queste le parole ai microfoni di “Deejay Football Club” da parte di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, partendo da José Mourinho, allenatore della squadra nerazzurra del Triplete e prossimo tecnico della Roma. «Io credo che lui abbia una grande esperienza e un carattere sempre uguale. Poi un po’ cambia il calcio e bisogna adattarsi. Credo che poi si sia trovato con squadre che magari non avevano tutti i mezzi per essere all’altezza delle sue ambizioni. Se è stato l’allenatore che rispondeva maggiormente al mio gusto del calcio o della comunicazione? Di tutte e due. Devo dire che mi ricordava molto Herrera prima di prenderlo perché avevo sentito delle sue dichiarazioni che proprio erano chiaramente simili a quelle che faceva un tempo. E quindi, se tanto mi dava tanto, era bravo anche lui e bravo è stato. Mourinho grande rovinatore di feste interiste: appena vinto se n’è andato e ora appena vinto va a Roma, in Italia? Sì, ha un tempismo particolare (ride, ndr)».
SCUDETTO – Moratti sulla vittoria dello scudetto. «Cosa mi è piaciuto particolarmente dell’Inter vincitrice dello scudetto dopo undici anni? La continuità, cioè il fatto di superare quelle che potessero sembrare delle grosse polemiche o dei grossi problemi che erano legati alla società, o così sembrava. E invece avere continuità nella seconda parte del campionato che non tutti si aspettavano. Quindi lo diamo per scontato, ma Conte è stato bravo a isolare la squadra e dare un carattere fortissimo».
SUPERLEGA – Moratti sulla Superlega. «Se avrei firmato per la Superlega? Te lo dico sinceramente, no. Non credo proprio. Una cosa simile mi era stata paventata anni prima da un gruppo di nuovi manager, ma la trovavo troppo privilegiata».
ESEMPIO – Moratti su Mourinho. «Come vive Mourinho all’interno dello spogliatoio? Lui all’interno dello spogliatoio è di una professionalità fenomenale. Porto sempre come esempio una partita con il Milan in cui espulsero Sneijder alla fine del primo tempo. E quindi il pubblico incavolatissimo, la squadra sembrava che fosse nei guai. Negli spogliatoi pensando di trovare qualcuno parlasse male dell’arbitro, facesse tutte queste cose. E invece c’era un silenzio incredibile e quest’uomo che diceva cosa dovevano fare i giocatori. “Se facciamo così, non c’è problema abbiamo vinto”. E andò così, abbiamo fatto il secondo gol e vinto la partita. Lui li aveva calmati e messi in condizione di vincere la partita. Quindi lui è molto professionale, con i giocatori anche e soprattutto lui insegna su quello che possa fare la squadra avversaria. Conte è la continuazione di Mourinho? Più o meno sono simili in questo».
PROPRIETÀ STRANIERE – Moratti sulla passione delle proprietà straniere. «Io comunque le vedo abbastanza partecipi. Il povero Zhang a distanza perché era obbligato a star distante, ma comunque vorrebbe star partecipe e lo è con un carattere diverso certamente dal mio, ma molto educato devo dire. È molto gentile, ma molto molto appassionato lo stesso».