Moratti: «Inter, ora serve continuità. Dybala o Lukaku? Prenderei subito lui»
Massimo Moratti, intervenuto a Radio Anch’io lo sport, chiama alla continuità dell’Inter. Una grande intervista in merito a tanti temi tra cui il dibattito Lukaku-Dybala. Ecco una prima parte
SCUDETTO E MERCATO − Moratti soddisfatto dell’Inter vista col Verona. Poi una considerazione su Lukaku e Dybala: «E’ un campionato che ogni domenica mette in pista qualcosa di nuovo. Stavolta l’Inter sembra essere col passo giusto, ha convinto contro il Verona. Ha giocato veramente bene. Dybala o Lukaku? La Joya lo prenderei sempre. Dipende dal nostro centravanti. L’Inter ne ha bisogno uno di riserva o in più da titolare».
CRISI ECONOMICA − Da ex imprenditore del calcio, così Moratti: «La situazione è stata messa in difficoltà dalla pandemia, ed era già in difficoltà. Ora è arrivata anche la guerra. Il calcio è una distrazione nella testa di tutti, vedersi le partite vale di più rispetto in precedenza, ti distrai dai tanti problemi».
CONTINUITÀ − Moratti dice la sua sul parco attaccanti nerazzurro: «Lautaro Martinez? E’ un giocatore che promette tantissimo, pensiamo che da tre anni possa fare qualcosa di stabile e continuo. Ancora non l’ha fatto ma i mezzi per far molto bene li ha: classe, coraggio. Vediamo se nelle ultime partite, possa esprimersi al meglio. Correa non è male, è intelligente, crea spazi e mette Dzeko in condizione di avere più possibilità. Anche il bosniaco è un grandissimo campione, a tutti i giocatori si chiama la continuità. L’Inter la deve avere per le prossime 5-6 partite. Il Milan è in un momento di stanca come ha avuto l’Inter in tante partite, può capitare. L’attacco si è espresso malissimo».
DIFFERENZE − Moratti incantato dal big match di Premier League di ieri, poi tiene d’occhio la Juventus: «Ieri c’è stato un grande Manchester City-Liverpool, c’è una differenza di gioco notevole tra noi e loro. Il ritmo è totalmente diverso e dipende dalla qualità. I giocatori possono andare più veloci perché possono trattare la palla in modo diverso. La Juventus non è ancora fuori dai giochi, in una maniera o nell’altra riesce a vincere. Non si arrende mai e bisogna stare attenti».