Moratti: “Inter, Juventus rivale numero 1. Marotta motivazione particolare”
L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ieri ha presentato il sesto memorial Facchetti a Ponte Lambro, in provincia di Como. Intervistato dal quotidiano “La Gazzetta dello Sport” ha parlato del derby d’Italia di domani con la Juventus e del ruolo di Giuseppe Marotta, alla sua prima da ex.
DISTACCO MAI AVVENUTO – Massimo Moratti spiega come l’evento di ieri gli abbia permesso di sentirsi ancora vicino all’Inter, pur avendo ceduto la società nel 2013: «È normale sentirne la mancanza, ma la seguo con la solita passione. Ed è bellissimo ritrovare vecchi amici, grazie a loro mi tornano in mente tanti momenti unici passati assieme. È emozionante essere qui e poter parlare a tanti giovani, altrettanto ricordare il grande Giacinto Facchetti. Personaggio straordinario del quale, un po’ tutti, abbiamo “abusato”. D’altronde era impossibile non farlo».
DERBY D’ITALIA – Moratti poi si sposta sulla partita di domani, segnalando come non si aspetta una Juventus scarica per aver già vinto il campionato: «Assolutamente no, loro vorranno comunque dimostrare di essere la squadra più forte. Mi aspetto novanta minuti combattuti e spettacolari, per vincere l’Inter dovrà giocare una grandissima gara. Per quanto mi riguarda, la sento più dei derby con il Milan. In assoluto, la Juventus resta la rivale numero uno. Sa, con tutto quello che è successo in passato…»
DIVARIO – Moratti cerca di dare un consiglio su come ridurre il gap con la Juventus: «Spesso ciò che sembra lontanissimo, se non addirittura impossibile, è invece più vicino di quanto si possa pensare. Vero, loro vincono da tanti anni, ma l’Inter non è così distante. Non manca tanto per raggiungerla. Quando ci sarà un’organizzazione perfetta, questa proprietà farà grandi cose. La presenza di Giuseppe Marotta è fondamentale, il suo arrivo conferma che ci sono ottime basi per costruire un domani importante. Ha una “bella gatta da pelare” (sorride, ndr), ma il suo compito crea una motivazione particolare. Ricopre un ruolo prestigioso e la carriera parla per lui».
Fonte: La Gazzetta dello Sport – Francesco Fontana
