Moratti: “Eriksen via dall’Inter se così, Conte ha ragione su Kanté! Ma io…”
Moratti – ex Presidente dell’Inter -, intervenuto a “La politica nel pallone” sulle frequenze di Rai GR Parlamento, parla del calcio in tempi di Covid-19 e ovviamente dell’attuale squadra di Conte. Non mancano i “consigli” di mercato, a partire dalla situazione Eriksen
TRA SUNING E CORONAVIRUS – Il calcio è cambiato e Massimo Moratti lo sa bene: «Quella del Milan è una situazione diversa, invece la gestione attuale dell’Inter è più simile alla nostra. Suning è una grandissima industria cinese, ma è una famiglia. Ci fa sperare che abbiano voglia di rimanere all’Inter e, come dicono loro, di investire e avere soddisfazioni importanti. Adesso tutto è confuso per la pandemia, ma le basi mi sembrano forti. Il calcio è specchio della società. Oggi è differente il costo, che è troppo caro. Per questo i proprietari delle società devono essere grandi gruppi, come sta accadendo oggi a Milano. E anche per questo non c’è vicinanza con i tifosi. Quando ho preso l’Inter ricordavo il calcio che era di mio papà Angelo, invece è cambiato (ride, ndr). La gente si riavvicina e re-innamora grazie ai campioni. Zlatan Ibrahimovic era fantastico quando era con noi e lo è anche ora. Mi era anche molto simpatico. È un giocatore fuori da ogni schema. Oggi è il trascinatore del Milan, che deve sperare duri tanto».
DA ERIKSEN A CONTE – Anche Moratti viene interpellato sul “caso” mediatico del momento: «Capita ogni tanto di fare degli acquisti, inserendo talenti nella squadra che per qualsiasi ragione – caratteriale, tempo o altro – non riescono ad avere successo nella nuova squadra. Questo è successo a Christian Eriksen. Il calcio è paziente ma fino a un certo punto. Pur essendo un bravissimo giocatore, dovesse continuare con questo ritmo, immagino che l’Inter possa scambiarlo. Bisogna vedere se riesce a inserirsi nel calcio italiano, perché è un bel giocatore. Quest’anno è una stagione di una stranezza tale… Tutto lo è. Il Covid-19 ha cambiato tutti i nostri progetti e la nostra vita. E ovviamente riguarda anche Antonio Conte, che però è molto attento, ha un carattere forte e certamente sa fare bene il suo mestiere. Non sempre tutto deve finire subito. Spero per l’Inter che il suo lavoro, che dice e fa, porti benefici. In questo momento gli do ragione perché vedrei bene N’Golo Kanté, che è un campione che sarebbe molto utile alla squadra. Poi io avrei preso Kalidou Koulibaly del Napoli, che per me è il miglior difensore in Europa. Con un difensore così completo vinci il campionato! Ma questa è una cosa mia (ride, ndr)».