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Moratti: “Conte all’Inter? Non so se avrei resistito! Scudetto alla portata”

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Moratti, ex presidente dell’Inter, intervenuto sulle frequenze di “Radio Anch’io Sport”, ha detto la sua riguardo l’Inter attuale allenata da Antonio Conte (il suo carattere), facendo riferimento all’uscita dalla UEFA Champions League, la perdita di Paolo Rossi e la crisi economica dovuta alla pandemia.

PERDITA DI ROSSIMoratti inizia il suo intervento ricordando Paolo Rossi: «È stato un grande dolore sapere della perdita di Rossi. Per me è stato uno dei più grandi giocatori che ci sono stati in Italia. Lo seguito va ragazzo e mi è dispiaciuto di aver fatto troppo tardi altrimenti lo avrei preso a tutti i costi. Sono stato a Madrid per la finale dell’82! Sono triste».

CRISI ECONOMICA – Moratti esprime un suo parere in merito al calcio in riferimento alla pandemia e alla crisi economica: «Calcio dopo la pandemia? Sarà una crisi di una gravità incredibile. Non sappiamo per quanto tempo gli spettatori non potranno andare alle partite. Si spera che sia una questione di mesi… La spesa più grossa è stata quella dell’ingaggio, però io vorrei dire una cosa: i giocatori in questo momento sono quelli che rischiano di più perché per fare andare avanti lo spettacolo rischiano, quindi sì è giusto che facciano sacrificio però allo stesso tempo sono quello che permettono a tutti di continuare a far tutto».

CORSA SCUDETTO – Moratti parla del Milan, a sorpresa nella lotta scudetto. Della Juventus ma inevitabilmente anche della sua ex Inter, considerando i problemi di Conte con Eriksen: «Milan per lo scudetto? Per me sta giocando molto bene, anche ieri si è espresso bene. Resta pericolo considerando l’assenza di Ibrahimovic. La Juventus fa sempre paura perché comunque ha insieme di giocatori fortissimi. Inter, cessioni importanti dopo la Champions? Quando certi giocatori non rendono non per loro colpa ma per l’insieme, è abbastanza normale cambiare e mettere anche loro in condizione di giocare in una squadra dove possono giocare di più. Eriksen? Nessuno si aspettava un rendimento così, però gioca anche poco quindi è difficile giudicarlo. Conte se lo fa giocare poco però avrà le sue ragioni, questa è una delle situazioni dove ci puoi provare ma se non hai fiducia è inutile continuare. Io ancora presidente farei una pazzia? Tutti parlano di Mbappé che sicuramente è bravo però non sono attratto da un giocatore in maniera particolare. L’Inter deve solo alzare il livello della squadra».

INTER FUORI DALL’EUROPA – Moratti parla degli obiettivi dell’Inter adesso che è uscita dalla Champions League facendo una considerazione anche sul carattere del tecnico Antonio Conte: «Situazione delicata nello spogliatoio dell’Inter? A sensazione dico che lo spogliatoio si deve adeguare al carattere del suo allenatore. Molto dipende da quanto ci sia un’interferenza da parte di altre persone all’interno dello spogliatoio. Il presidente rispetta tantissimo il ruolo dell’allenatore, dopo la bufera dell’eliminazione in Coppa adesso credo che con un po’ di calma le cose si sistemerenno. Conte per me è bravissimo, è attento e ci tiene a tutto quello che fa. Però ha un carattere molto difficile, non so se avrei resistito così tanto o se fossero nate le stesse situazioni. Inter fuori dall’Europa? Grande delusione però non era un girone semplicissimo. Ultima spiaggia? Sì però il calcio è fatto di queste cose. Io credo che ci siano le possibilità di ottenere questo obiettivo. Sarà una grande spinta sapere che è l’unico obiettivo da poter raggiungere. Cosa ha l’Inter più di questa Juventus? Deve avere una spinta di carattere a questo punto. L’allenatore è bravo, se sta tranquillo. I nerazzurri devono avere voglia di vincere altrimenti non vince niente!».

CON MOURINHO – Moratti conclude parlando del suo rapporto con José Mourinho: «Clausola Mourinho? José si è sempre comportato in maniera correttissima con me. Ci siamo sempre capiti reciprocamente, se c’era qualcosa che non andava la risolvevamo in due. Erano tempi diversi, la squadra era eccezionalmente forte e facilitava le cose».

Pubblicato da
Davide Conzales

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